Juventus-Conte, una nuova scommessa da vincere

C’è una nuova scommessa da vincere in casa Juventus, che, perdonate il riferimento puramente casuale, interessa Antonio Conte in prima persona. All’indomani della decisione presa dal TNAS, che ha ridotto la squalifica per omessa denuncia da dieci a quattro mesi, il tecnico leccese è pronto ad occupare la panchina gà a partire dal mese di dicembre.

La dirigenza bianconera, intanto, sta già pensando di blindare l’allenatore prolungandogli il contratto di altri tre anni. In scadenza nel giugno 2015, Agnelli non vuol rischiare di perdere un collaboratore prezioso come Conte, simbolo della rinascita juventina. Per cautelarsi da eventuali pretendenti, il presidente decide di assumere il pieno controllo della situazione con un rinnovo in bello stile. La novità, però, è tutt’altra e sicuramente di ben altro spessore. In corso Galileo Ferraris starebbero pensando con concretezza di offrire a Conte un ruolo diverso, in modo da consolidare la sua autorità in seno alle decisioni da prendere in sede di mercato. In vista per lui una mansione da manager all’inglese, con tutti gli annessi e connessi che ne derivano. Il tutto potrebbe materializzarsig già da gennaio.

Juve-Udinese: Quagliarella, il ritorno dell’ex

Fabio Quagliarella è richiesto dall’Udinese, questo è quanto trapela dalle ultime indiscrezioni di mercato. L’attaccante stabiese, grande ex friulano, potrebbe far ritorno alla base nell’ambito di un’operazione che sancirebbe il trasferimento di Pablo Armero alla corte di Antonio Conte.

L’asse di mercato Juventus-Udinese, si sa, è caldo già da un pezzo. Quest’estate in due hanno fato le valigie dal Friuli per approdare nell’altro bianconero: Isla ed Asamoah. Il primo non ha ancora avuto modo di esprimere tutte le sue doti. Sul secondo, invece, possiamo solo che dire grandi cose.

Tornando a Quagliarella, la situazione appare chiara e lineare (anche se per niente confermata): i capricci di Di Natale preoccupano non poco i Pozzo. Se il bomber napoletano decidesse di dare picche, in Friuli sarebbe allarme vero. Senza Totò l’attacco si rivelerebbe stantio, orfano del suo vero realizzatore. Per correre ai ripari, il rientro dell’ex cascherebbe a pennello (l’uso del condizionale è d’obbligo).

Del resto, se la Juventus dovesse realmente prelevare l’agognato top player nel corso del mercato di riparazione, l’operazione sarebbe tutt’altro che impossibile. Lo stabiese, stanco della poca considerazione torinese, potrebbe agevolmente accettare la soluzione friulana in via temporanea. In tal modo, si aprirebbero autostrade per l’approdo del laterale in Corso Galileo Ferraris.

Roma, De Rossi contro Zeman: “Non siamo da scudetto. Miracolo se …”

De Rossi non riesce a stare zitto, e, con estrema onestà intellettuale, prova a dire le cose come stanno nell’immediato post-partita di Juventus-Roma. Contrariamente a quanto espresso da Zeman fino a poco fa, capitan futuro ammette candidamente: “Abbiamo incontrato una squadra più forte ed esperta, sono entrati subito in partita. E’ una squadra di campioni. Oggi a noi è mancato tanto. Possiamo solo pensare al futuro. Partita negativa sotto tutti i punti di vista. Loro hanno anche un po’ mollato, poteva finire peggio. Zeman sta deludendo? Io non lo direi mai. Stiamo deludendo come Roma, valiamo più di quanto dimostriamo. Possiamo lottare per il terzo posto“.

Ma cosa è mancato alla lupa? C’è un motivo particolare perchè i giallorossi giocano ad intermittenza? Il centrocampista rivela: “Anche dal punto di vista fisico siamo in ritardo, loro correvano di più e meglio. C’è ancora tanto da lavorare sul piano fisico, tattico, c’è da fare moltissimo“. Per il titolo è meglio non fare proclami. La Roma potrebbe non avere le carte giuste per arrivare fino alla fine: “Non pensiamo allo scudetto, non siamo attrezzati, non siamo all’altezza della Juve. Non sminuisco nessuno, parlo di valori, dire che siamo costruiti per vincere lo scudetto non è sano per noi. Però ci possiamo giocare il terzo posto se faremo un grande campionato. E sarebbe un risultato incredibile vedendo lo stato attuale delle cose. Il progetto è a lunga scadenza, dobbiamo tribolare“.