Chelsea-Juventus, top e flop della serata

La Juventus si è dimostrata una signora squadra in occasione della partita pareggiata ieri contro il Chelsea. La prima di Champions League, dopo mille e più giorni di assoluto digiuno, ha sorriso alla formazione di Antonio Conte (out per squalifica anche in queste circostanze). Sotto di due gol (reti pazzesche messe a segno da un immenso Oscar), i bianconeri hanno trovato il coraggio e la forza di rimontare, prima con Arturo Vidal (che trafigge Cech con una diagonale al limite dell’area), poi con Fabio Quagliarella (assist di Marchisio e fendente rasoterra che passa dritto in mezzo alle gambe del portiere avversario).

La formazione torinese riesce a ribaltare le carte quando tutti la davano per spacciata. Serata no per Andrea Pirlo, che, stramarcato com’era, non ha saputo accedere la lampadina a centrocampo. Decisamente in ombra, i compagni trovano la via del gol a prescindere dal loro regista di ruolo. Lo stesso vale per gli attaccanti: Giovinco e Vucinic sono apparsi sotto tono e poco ispirati. In particolare, l’ex Parma non ha convinto. Le giocate della formica atomica non sono apparse quellea cui ci ha abituati l’anno scorso con la maglia dei ducali. Con l’ingresso di Quagliarella, la squadra ha cambiato volto, acquistando profondità e manovra (i risultati sono sotto gli occhi di tutti).

Ambrosini spiega il motivo degli infortuni del Milan

Gli infortuni al Milan abbondano in maniera spropositata. Come mai? Il lavoro dello staff sanitario non copre come dovrebbe? Colpa dei giocatori che non prestano fede alle regole dettate dal medico sociale? In certi casi, le motivazioni possono essere tante e una sola. Ci pensa Massimo Ambrosini a chiarire la situazione, snocciolando tutto con un pizzico di ironia. Il mediano rossonero lo dice con convinzione (della serie ‘Non è vero, ma ci credo’). Alla domanda diretta del cronista (intervista del ‘Corriere dello Sport‘, ndr.), il giocatore risponde diretto: “Ci fanno le macumbe“. Sarà vero? Le antagonista guardano al Milan come una minaccia così grande da dover arrestarne l’avanzata con mezzucci esoterici? Al di la della discutibilità della risposta, la questione infortuni continua a seminare terrore a Milanello.

Didier Drogba ha rifiutato la Juventus

Lo attendevano alla Juventus, ma lui ha rifiutato: Didier Drogba avrebbe potuto chiudere la carriera in bianconero. Qualcosa, però, è andato storto. L’ivoriano, in forza ai cinesi dello Shanghai Shenhau, aveva ricevuto l’offerta di Marottail 28 del mese di agosto (a tre giorni dalla chiusura del mercato). Decisamente poco per poter organizzare di rescindere con gli asiatici (pagando una salatissima penale) ed approdare alla corte di Antonio Conte come se nulla fosse.

Sarebbe stato, questo, il colpo di mercato, annunciato e non realizzato, dalla società di Corso Galileo Ferraris. Il top player si è visto costretto a rifiutare la proposta faraonica avanzategli dalla dirigenza torinese: pronti per un biennale per un ammontare complessivo di 10 milioni netti più un bonus di 500 mila euro nel caso in cui l’ex Chelsea fosse riuscito a giocare più del 70 % delle gare stagionali. L’offerta, non vantaggiosa come quella dei cinesi, gli avrebbe aperto le porte di un club in continua ascesa, offrendogli la possibilità di giocare la prossima Champions League da assoluto protagonista.