Pescara-Juventus: sintesi, highlights, interviste e voti (video)

La Juventus stende il Pescara di Stroppa dopo 45′ minuti di gioco. Cinque gol nel primo tempo per archiviare la pratica dell’Adriatico con tripletta personale di Fabio Quagliarella, la prima in carriera da professionista. Il match, assolutamente unilaterale, ha messo in evidenza le caratteristiche offensive dell’organico bianconero, mai tanto determinato e compatto.

Molto tennis e poco calcio in una gara così. Apre le danze Arturo Vidal al 9′ su assist di Gionvinco. Raddoppia lo stabiese al 22′ involato da Isla. Arriva poi la risposta degli abruzzesi con gol di Cascione che schiaccia di testa alla destra di Buffon. A quel punto la Juventus si scatena: Asamoah segna in rovesciata su assist di tacco di Quagliarella. Lo show ha inizio così. A seguire tiro a volo di destro di Sebastian Giovinco, servito ancora una volta dall’attaccante partenopeo. Al 45′ l’ex Napoli infila ancora Perin (una serata che il portiere siamo sicuri non dimenticherà). Al rientro dagli spogliatoi, Pirlo mette in moto nuovamente il calciatore dai gol impossibili che marca il cartellino in rovesciata, firmando la sua prima tripletta in Serie A.

Pogba non convocato, Conte lo punisce e Raiola si arrabbia

Paul Pogba non è stato convocato per la trasferta dell’Adriatico contro il Pescara. Il francese pare essere stato punito da Conte per aver ritardato agli allenamenti in un paio di occasioni. Dopo tanta gioia, figlia delle sue giocate da gran campione, arriva la tristezza del castigo, che lo costringe a forza a Torino.

Il tecnico, lui per primo, non concepisce certi atteggiamenti da parte dei suoi, e proprio non tollera che si trasgredisca alle regole. Essere puntuali è un precetto inamovibile, su cui non si discute. Il rispetto verso il gruppo innanzitutto, poi tutto il resto. Conte è intransigente con i campionissimi, figurarsi con un ragazzino dall’esuberanza fin troppo facile.

Fin qui niente da appuntare. Ciò che forse stona un po’ è la linea adottata dalla Juventus nel rendere pubblica la notizia tramite un comunicato sul sito ufficiale della società. Nella lista dei convocati, regolarmente resa fruibile, si dice chiaramente che Pogba non sarà arruolabile per la trasferta di Pescara in quanto ha tardato due volte agli allenamenti.

Scelta discutibile senz’altro, che ha mandato su tutte le furie Mino Raiola, agente tra gli altri di Ibrahimovic e Balotelli. Troppa pubblicità intorno per rendere meglio i contorni di una punizione esemplare, inflitta non a cuor leggero, ma col senno di poi. Il procuratore dalla parlantina facile ce l’ha su con Conte, e spiega senza fronzoli: “Il ragazzo è deluso, ci teneva a partire con la squadra. C’è stato un fraintendimento, ha fatto tardi perché doveva preparare dei documenti. Nessun problema, accetta la decisione“.

David Villa, rottura con Messi: ad un passo dalla Juventus

David Villa sembra essere ad un passo dalla Juventus. La lite con Messi ha messo benzina sul fuoco, e nuova carne a cuocere. Nel corso della partita persa contro il Celtic (1-0), la pulce avrebbe rimproverato al compagno un mancato passaggio nelle ultime battute del match, urtando la sua suscettibilità. Un piccolo screzio che ingigantisce ulteriormente la già complicata situazione del Guaje, dato sul piede di partenza nella sessione invernale di mercato.

Sul quotidiano on line ‘As‘ si legge quanto Leo, fresco papà, abbia provato un certo fastidio nel non vedersi passare la palla intorno all’80’. Tito Vilanova, interrogato sulla questione, non ha saputo ben rispondere, andando comunque a minimizzare l’accaduto: “Non ho visto nulla a riguardo di Messi e Villa. Non posso parlarne, perché non l’ho visto. Può essere che abbiano parlato di un’azione della partita, oppure di una giocata come fanno anche altri giocatori“.

Napoli-Dnipro, le probabili formazioni

Mazzarri, dimesso l’altra mattina per un breve ricovero, ha scelto la formazione che stasera affronterà in casa il Dnipro di Ramos. Anche stavolta si ricorrerà al turn-over, ma in maniera meno picconata. Rosati è chiamato a riscattarsi dopo le sciagure della gara in Romania. Terzetto difensivo con Fernandez al centro, Cannavaro sul centro-destra e Aronica sul centro-sinistra. Il palermitano, reduce dall’erroraccio che ha regalato il pareggio al Torino, potrebbe anche essere adoperato come esterno sinistro al posto di Dossena. Nel caso, Britos ricoprirebbe il ruolo di terzo a sinistra nella difesa a tre. Sull’out destro confermato Mesto. Il centrocampo girerà con Inler, Donadel e Dzemaili. In attacco ancora Vargas, che giocherà nel ruolo a lui più congeniale, a fare coppia con Cavani. Insigne partirà dalla panchina.

Ramos schiererà ancora il 4-4-2 dell’andata, rinunciando a Strinic, Babenko, Inkoom e Kalinic. Lastuvka tra i pali. Davanti a lui Cheberyachko e Mazuch centrali con Manzyuk e Odibe sugli esterni. A centrocampo Giuliano e Fedetskiy con Rotan e Matheus laterali offensivi. In attacco confermati Seleznyov e Zozulya, ma non è escluso l’impiego di Konoplyanka.

Milan/Guardiola: il manager a Milano per un incontro preliminare

Pep Guardiola sarà il nuovo tecnico del Milan? Ancora non si sa. Ma, stando a quanto dichiarato sulle pagine della ‘Gazzetta dello Sport‘, ieri pomeriggio il fratello-agente dell’allenatore è stato avvistato proprio a Milano per un vertice con alcuni dirigenti rossoneri (tra cui forse anche Adriano Galliani).

Silvio Berlusconi riacquisterebbe entusiasmo con un cambio panchina di tanto prestigio. Pep Guardiola è sicuramente il suo sogno proibito, e finora inespresso. Quello di ieri potrebbe essere stato un incontro preliminare, una prima intavolutura per un’eventuale trattativa da limare e perfezionare.

Il Milan aveva chiesto all’entourage dell’allenatore catalano di essere interpellato subito quando l’ex blaugrana si sarebbe detto disposto a tornare in azione. Che sia giunto il momento? Qualche settimana fa, durante la sosta per gli impegni delle Nazionali, circolava voce di un presunto ok del presidente rossonero all’espatriata di Galliani a New York, dove avrebbe incontrato di persona Pep Guardiola per fissare un’intesa di massima. Non se n’è fatto più niente. La notizia aveva in qualche modo scomodato l’allenatore, che, a quel punto, si era fatto scappare un incoraggianteNon si sa mai‘.

Napoli-Torino, le pagelle di un match sciagurato

Napoli-Torino è stata una gara sciagurata. Gli azzurri passano in vantaggio nei primi minuti di gioco, per poi sciupare tutto al 91′ sul retropassaggio di Aronica che invola Sansone in porta. Ecco le pagelle di Mimmo Carratelli, decano del giornalismo partenopeo:

De Sanctis 6 – Riflessi fulminei sulla deviazione di testa di Bianchi, che colpiscea botta sicura da distanza ravvicinata. Brutto malinteso con Dossena. La frittata poteva arrivare anche prima dell’errore di Aronica.

Campagnaro 6 – Buona copertura. La sua rimessa laterale vale il gol dell’1-0.

Cannavaro 6 – I suoi lanci lunghi arrivano spesso e volentieri a destinazione (ne sbaglia solo uno). In fase difensiva è sempre accorto e preciso.

Gamberini 6,5 – Mazzarri non può più fare a meno di lui: in costante marcatura sula prima punta avversaria, raddoppia spesso su Cerci in copertura a Dossena.

Maggio 5 – La sua partita inizia bene, per poi calare come accade a tutta la squadra. Costringe Vives a ripiegarsi, impegnando D’Ambrosio. Non incide più come una volta.

Behrami 5 – Copre bene con pressing alto, ma è stanco e si vede dai falli reiterati.

Dzemaili 4,5 – Troppo stanco per incidere: sbaglia passaggi corti, è poco convinto nei contrasti e spara altissima una buona punizione.

Giovinco non è un top player: Tutto Sport lo fa a pezzi

La Juventus cade in casa contro l’Inter per 1-3 dopo 49 partite. Il record di imbattibilità non è che un lontano ricordo ormai. Prima o poi sarebbe dovuto succedere. Ci meraviglia sia accaduto solo ora. La squadra di Conte è ben assortita dalla cintola in su, eccezion fatta per il reparto offensivo.

Marotta quest’estate aveva provato a corteggiare diversi top player per rinfoltire il parco attaccanti, che si affida solamente alle giocate e all’estro di Mirko Vucinic. In solitaria così, il montegrino non può caricarsi tutte le responsabilità sulle spalle. Gli impegni sono troppi, ed occorre un realizzatore sopraffino per continuare a stupire.

Giovinco non piace. La formica atomica, tornato dal prestito al Parma, gioca ad intermittenza, alternando momenti discreti a prestazioni buie e inconsistenti. L’edizione odierna di TuttoSport, all’indomani del debacle bianconero, boccia inesorabilmente l’attaccante. Pungenti a dir poco le parole adoperate per descrivere il suo operato fino a questo momento: ‘Incapace di incidere, sempre anticipato, stoppato, bloccato, scherzato. Ma vale la pena continuare a insistere?‘.

Pallone d’Oro, Pirlo sponsorizzato da Michel Platini

Andrea Pirlo ha buone probabilità di portarsi a casa il Pallone d’Oro. Tanti sono gli estimatori del regista juventino. A gran sorpresa spunta anche Michel Platini. Il presidente Uefa, dall’alto della sua carica, dispensa parole di elogio all’indirizzo del centrocampista dai piedi vellutati. In una recente intervista rilasciata a Radio 2, il campione francese si è espresso in questi termini: “Ci sono tanti ottimi giocatori candidati al titolo, ma Pirlo non è da meno. Sta giocando benissimo e può vincere il Pallone d’Oro“.

‘Le Roy’ ha parlato anche della delicata questione della moviola. Introdurre la tecnologia in campo inciderebbe sicuramente sulla regolarità della gara, ma recherebbe non pochi fastidi di natura pratica: “Se tutto dovesse essere deciso con la tecnologia quanto durerebbero le partite? Il gioco dovrebbe essere fermato ad ogni fuorigioco, ogni calcio di punizione, ogni pallone uscito dal campo, perché ogni volta l’arbitro può sbagliare. Neppure la tecnologia è infallibile, sui gol si può avere un errore di tre centimetri. Al contrario cinque arbitri possono vedere tutto e se sbagliano vuol dire che devono fare un altro mestiere“.