Nazionale: la rosa scelta da Prandelli per i Mondiali 2014

L’Italia di Cesare Prandelli è in rampa di lancio per i Mondiali 2014. Le vittorie su Armenia e Danimarca ci lasciano ben sperare. Il cittì ha davanti a sè un biennio intero per testare, mescolare e sfornare una formazione pronta a scippare il primato alla Spagna. La rosa sembra essere completa su tutti i fronti.

Proviamo insieme a fare una piccola desamina per reparto:

Portieri – Buffon offre la garanzia delle garanzie. De Sanctis altrettanto. Dietro la loro esperienza, ritroviamo Sirigu, giovane promettente dal futuro radioso. In prospettiva, Bardi e Perin a rifinire il pacchetto;

Difensori – Sonni tranquilli anche in questa zona del campo: Chiellini e Barzagli risultano efficaci. Sugli esterni pronti Criscito e Maggio, con De Sciglio (schierabile sia a destra che a sinistra) arruolabile nell’eventualità. Ranocchia ha due anni per recuperare e ritrovarsi. Prandelli sarebbe felice di contare su forze fresche. I riflettori sono puntati anche su Antonelli, terzino del Genoa, rigenerato dopo tanti infortuni.

Italia-Malta, le probabili formazioni

L’Italia riparte stasera, ore 20.45, a Modena. Gli azzurri disputeranno la seconda gara di qualificazione ai Mondiali 2014. Dopo la deludente prestazione raccolta contro la Bulgaria (2-2), la Nazionale vorrà riscattarsi, portando a casa la vittoria. Prandelli, insoddisfatto della scorsa partita, si affida alla coppia Osvaldo-Destro, aggiungendo Diamanti dietro le due punte. Torna la linea difensiva a quattro: fuori Maggio e Ogbonna, e spazio a Cassani sulla destra e Peluso sulla sinitra. A centrocampo il classico rombo con Pirlo, Marchisio e Nocerino (che sostituirà l’infortunato De Rossi).

Il ct alza l’asticella e fissa l’obiettivo per stasera: “Dobbiamo ritrovare l’identità e il gioco, imparando dagli errori commessi. Così torneremo a vincere“. Sugli avversari, Prandelli spende parole di stima: “Malta è una squadra equilibrata, con un’identità chiara. Ho grande rispetto per i nostri rivali, dovremo essere bravi a non avere fretta. Se non giochiamo con i tempi giusti, avremo difficoltà a trovare gli spazi. Non mi interessa segnare tanto, mi interessa la prestazione“.

Sull’altro fronte, ritroviamo Pietro Ghedin, vecchia conoscenza della Nazionale (ex secondo di Maldini, Zoff e Trapattoni sulla panchina dell’Italia), che suona così la carica: “Contro l’Italia canterò due inni. Sì, almeno dentro la mia testa, anche quello di Mameli risuonerà. Il nostro obiettivo sarà quello di uscire dal campo a testa alta, magari tra gli applausi“.