Premier League, calciatore condannato all’ergastolo

In Premier League può succedere di tutto: aste, fantamercato, gol rocamboleschi. Di sicuro, non ci saremmo mai aspettati di assistere ad un episodio rosso sangue di tale portata. Dispiace apprendere di quanto è stato capace di fare Andrew Hall, centrocampista in forza allo Stoke City. Il ragazzo, di appena 18 anni, vede stroncarsi la carriera da un colpo di testa che è costata la vita alla fidanzata. La giovane Megan Leigh Peat, questo il suo nome, pare essere stata brutalmente uccisa dal giocatore, in seguito ad un raptus di gelosia incontenibile. Preso com’era dalla smania assassina, Hall aveva sferrato ben 60 coltellate all’indirizzo della povera sventurata, spezzando così ogni idillio.

L’episodio, accaduto lo scorso 9 giugno, ha lasciato di sasso quanti hanno appreso la notizia. Il centrocampista, che ormai può anche dire addio ai suoi sogni di gloria, è stato arrestato per omicidio volontario. Il giudice Richard Foster sembra averlo condannato all’ergastolo. Del resto, c’era da aspettarselo. Purtroppo per lui (ma soprattutto per la vittima), il ragazzo non è riuscito a contenere la pazza gelosia, e, all’uscita da una festa a cui avevano preso parte entrambi, Andrew si avventava contro la compagna con gran veemenza, uscendone ricoperto di sangue. Sporco com’era, dentro e fuori, il calciatore era corso alla polizia per confessare l’omicidio.

Radamel Falcao, il Milan era ad un passo

Radamel Falcao era stato cercato da Milan e Real Madrid. Galliani aveva fiutato l’affare sin dai tempi in cui il colombiano giocava ancora con il River Plate. La notizia non è assolutamente una bufala: la bomba c’è stata rivelata direttamente dalla bocca del giocatore dell’Atletico Madrid, in una vecchia intervista rilasciata al portale di informazione sportiva ‘As.com‘.

Prima ancora che esplodesse come talento assoluto e divenisse il campione che è oggi, il Milan aveva messo gli occhi su di lui, colpendo, purtroppo per il campionato italiano, a salve. Immaginate che spettacolo sarebbe stato vederlo giocare in Serie A, ormai orfana di grandi nomi. Ci ha pensato il Paris Saint-Germain di Leonardo a fare piazza pulita. Gli addetti ai lavori, o almeno una grossa parte, valuta le nostre competizioni calcistiche alquanto scialbe e poco appetibili (fra tutti il noto procuratore di calciatori, Mino Raiola).

Insigne, è quasi magia: dalla Nazionale al bebè in arrivo

Ancora così piccolo, e già futuro papà: Lorenzo Insigne è in dolce attesa, insieme alla fidanza Jenny, del suo primo figlio (o figlia che sia, presto per dirlo). Siamo sicuri che, se potesse, il talentino azzurro non esiterebbe a fermare il tempo per poter godere per sempre di questo magico momento. Non c’è proprio nulla che gli manchi: dopo due annate straordinarie (prima al Foggia, poi al Pescara), il Magnifico fa rientro a Napoli da gran campione, giocando da titolare le prime due partite di campionato con addosso la gloriosa maglia azzurra. Il ragazzo, già così, si sarebbe detto soddisfatto. Il suo sogno da bambino si è finalmente realizzato.

Cos’altro avrebbe potuto chiedere al destino? In men che non si dica, forse anche inaspettatamente, arriva la convocazione di Cesare Prandelli nella fila della Nazionale maggiore (il ragazzo, da qualche tempo, militava già nell’u21 di Ciro Ferrara). All’età di 21 anni, il talento di Frattamaggiore è riuscito a mettere su una carriera niente male, condita di grandi meriti, ma anche di immense soddisfazioni. Non è certo da tutti essere capace di tanto in così poco tempo. E, anche se stasera, in occasione di Bulgaria-Italia, il giocatore non partirà titolare (il cittì sembra aver scelto Osvaldo e Giovinco come attaccanti di ruolo), la sua gioia sarebbe comunque stata incalcolabile.

Didier Drogba ha rifiutato la Juventus

Lo attendevano alla Juventus, ma lui ha rifiutato: Didier Drogba avrebbe potuto chiudere la carriera in bianconero. Qualcosa, però, è andato storto. L’ivoriano, in forza ai cinesi dello Shanghai Shenhau, aveva ricevuto l’offerta di Marottail 28 del mese di agosto (a tre giorni dalla chiusura del mercato). Decisamente poco per poter organizzare di rescindere con gli asiatici (pagando una salatissima penale) ed approdare alla corte di Antonio Conte come se nulla fosse.

Sarebbe stato, questo, il colpo di mercato, annunciato e non realizzato, dalla società di Corso Galileo Ferraris. Il top player si è visto costretto a rifiutare la proposta faraonica avanzategli dalla dirigenza torinese: pronti per un biennale per un ammontare complessivo di 10 milioni netti più un bonus di 500 mila euro nel caso in cui l’ex Chelsea fosse riuscito a giocare più del 70 % delle gare stagionali. L’offerta, non vantaggiosa come quella dei cinesi, gli avrebbe aperto le porte di un club in continua ascesa, offrendogli la possibilità di giocare la prossima Champions League da assoluto protagonista.

Portiere espulso, un centrocampista para il rigore (VIDEO)

C’è un vecchio detto nostrano che recita grosso modo così: “Il pallone è rotondo, può succedere di tutto“. Difficilmente certi proverbi sparano a caso. Non c’è niente di più imprevedibile di una partita di calcio. Sembra quasi questa la metafora della vita, inavverita e solerte, che colpisce, prende e da come meglio crede, senza chiederti il permesso, nè tanto meno bussare alla tua porta prima di farne irruzione.

Nei 90′ di una partita può accadere che l’ultima in classifica faccia le scarpe alla testa di serie, sciorinando un calcio che, fino a quel momento, non si era mai visto. Quando si scende in campo, le motivazioni la vincono sul resto, o quasi. La fortuna, come in tutte le cose, ci mette del suo. Puoi avere in squadra tutti i campioni di questo mondo: quando la palla non vuole entrare, stai pur certo che non entra. Se le cose non son decise a tavolino (vedi gli ultimi fatti di cronaca sportiva), non c’è Dio, greco o latino che sia, in grado di prevedere il risultato finale di una partita. Quella rara volta che si riesce ad azzeccare un pronostico, è soltanto perchè ci si è messa la fortuna di mezzo.

PES 2013, ecco la data di uscita (VIDEO)

E’ notizia di qualche minuto la data che vedrà il lancio ufficiale di Pes 2013, la nuova versione ludica del simulatore di calcio più amato dagli intenditori. Konami si è data un gran da fare perchè questo capitolo della selebre saga fosse all’altezza delle aspettative. Gli addetti ai lavori, e i grandissimi amatori, affermano che Pro Evolution Soccer 2013 segnerà un vero e proprio spartiacque rispetto alle versioni precedenti. Cos’è cambiato rispetto al passato? Sicuramente le tecnologie messe a disposizione per la realizzazione di quest’ultimo capolavoro. La grafica, innanzitutto, sarà così verosimile da mettere in crisi la linea di demarcazione che divide interfaccia ludica da realtà dei fatti. I tratti somatici dei calciatori sono così marcati da renderli praticamente copie sputate dei soggetti originali. Ogni dettaglio è curato nei minimi particolari. La sensazione di attendibilità rispetto al reale avrà dell’impressionante.

Josè Mourinho ha un debole per Antonio Conte

Forse non tutti sapevate che Josè Mourinho, ritenuto da molti il miglior tecnico in circolazione, ha un debole per il calcio di Antonio Conte, allenatore della Juventus, attualmente fuori dai giochi per la lunga squalifica commissionatagli dalla Lega Serie A per omessa denuncia nell’ambito dell’inchiesta Calcioscommesse. A margine della riunione dei tecnici delle grandi d’Europa, organizzata, come di consuetudine, dalla Uefa, lo special one ha speso parole di elogio per il collega, assente alla rappresentanza per ovvie ragioni. Il portoghese tesse così le lodi di Conte: “E’ uno come me. E’ un vincente e ha un grande carisma. Mi onora il fatto che venga chiamato il Mourinho italiano: mi piace molto come allenatore. Non capisco perché non sia qui all’incontro dei tecnici: mica stiamo giocando con le nostre squadre, è un semplice incontro in terra neutrale“.

Sull’imminente debutto della Juventus in Champions League, Mou prosegue dicendo: “La Juve è una grande squadra e vederla andare avanti in Champions è normale. Sarei sorpreso se riuscisse a trionfare al primo colpo dopo un anno senza coppe, ma non mi stupirei se arrivasse in semifinale“. Ha parlato della Vecchia Signora anche Carlo Ancelotti, tecnico del Paris Saint-Germain: “E’ una Juve da Champions, la squadra di Conte può stupire anche in Europa. Lo scudetto è stato solo un aperitivo. Con la Champions il club bianconero ha un conto aperto, faranno parecchia strada“.

Del Piero al Sidney: ecco la maglia ufficiale

Alessandro Del Piero è ufficialmente un giocatore del Sidney Fc. L’ex capitano della Juventus era desideroso di vivere una nuova esperienza (non potendo più offrire il suo contributo alla Vecchia Signora). Agnelli, di comune accordo con Antonio Conte, ha deciso di non trattenerlo tramite il rinnovo contrattuale. Il numero dieci, svincolato, ha pensato bene di volare in Australia per continuare a fare quello che meglio gli riesce, giocare a calcio. Sarebbe stato impossibile per lui, nonostante il trattamento che gli è stato riservato sul finale, tradire i colori bianconeri.

Con la maglia zebrata addosso ha vinto tutto, ma non per questo avrebbe mai deciso di accasarsi altrove in cerca di nuove emozioni. Fosse stato per Pinturicchio, sarebbe rimasto alla Juventus per tanto tempo ancora. La riconoscenza non è di questo mondo, incrociamo le braccia e facciamocene una ragione. In tanti avevano richiesto il fantasista, squadre europee, ma anche italiane. Il cuore non gli ha permesso di prendere in considerazione le offerte. Non ne ha fatta una questione di soldi, ma di stile di vita. Del Piero ha scelto l’Australia come sua seconda patria per i prossimi due anni. L’ingaggio non sarà stratosferico (del resto lui non ne ha di certo bisogno), ma è quanto basta per poter agevolmente accettare (circa 1,8 milioni netti a stagione).

Usain Bolt: prossimo provino col Manchester United

Usain Bolt, l’uomo più veloce del mondo, ha finalmente ottenuto quello che voleva. Il jamaicano, reduce dalla gloria delle Olimpiadi (sua la medaglia d’oro nella finale dei 100 metri col record di 9,63 secondi), aveva lanciato un appello al tecnico del Manchester United, Sir Alex Ferguson, chiedendo di sostenere un provino con i Red Devils. Il ragazzo, dalla velocità impressionante, sostiene di poter agevolmente giocare anche a pallone. In una recente intervista, immediatamente dopo le gare olimpiche, Bolt aveva dichiarato: “La gente crede che io stia scherzando, ma, se Alex Ferguson dovesse chiamarmi, per me sarebbe impossibile dire di no. Non raccoglierei la sfida se pensassi di non essere abbastanza bravo. Sono un giocatore piuttosto completo e credo di poter fare la differenza. Potrei essere l’uomo più veloce della squadra e sono convinto di saper giocare altrettanto bene“.

Radamel Falcao, le giocate più belle dell’attaccante (VIDEO)

La punta di sfondamento, quello che gli altri mettono sempre in condizioni di segnare, va estinguendosi in maniera quasi inesorabile. Batistuta, Ronaldo, Shevchenko, Vieri e Trezeguet, i classici esempi da citare, volendo menzionare solo qualche perla del recente passato. Questi sono nomi che si conficcano dritti dritti nella memoria storica dei patiti di calcio. Ad oggi, a parte qualche altro superstite ancora in azione, restano ben pochi i centravanti d’area.

Ce n’è uno, però,, che lascia ben sperare: trattasi di Radamel Falcao Garcia, il proliferissimo attaccante dell’Atletico Madrid, reduce da una tripletta rifilata ai campioni d’Europa del Chelsea (che, insieme al gol di Miranda, hanno regalato la Super Coppa agli spagnoli dell’Atletico, vincitori della scorsa Europa League). El Tigre ha illuminato Montecarlo con giocate da manuale del calcio: accelerazioni, dribbling, gioco di gambe, strapotenza fisica, doti balistiche, conditi da una velocità supersonica. Questo ragazzo, definito da molti come l’attaccante più forte del mondo, ne ha davvero per tutti i gusti.