Inter, Gasperini: “Non mi dimetto”

Se sto pensando a un passo indietro? No, penso a un passo indietro solo tatticamente. Io mi faccio forte del mio lavoro su cui credo fortemente, è una prova molto difficile dalla quale devo venire più forte e capace di risolverla”.

Firmato Gian Piero Gasperini, allenatore di quell’Inter che ieri ha rimediato una brutta figura sul campo sintetico del Novara. Allenatore che non ha nessuna intenzione di presentare le dimissioni: ”E’ uno schiaffo molto forte sul quale si devono tirare delle osservazioni”.

Allenatore che ha le ore contate. Il problema non sta solo nel punto racimolato in tre gare, ma nella gestione del gruppo. La questione Sneijder, lo scarso utilizzo di Pazzini, la posizione troppo decentrata di Forlan sono le tre questioni tecnico-tattiche che saltano all’occhio.

L’immagine di questa Inter è l’impotenza mostrata dai giocatori di recuperare o dare sferzate decisive alle partite. Impotenza che si riflette sulle facce di capitan Zanetti e Cambiasso, due giocatori che in genere non mollano mai, ma che in queste prime uscite stagionali non sono stati all’altezza della loro fama.

Inter, Gasperini: “Siamo sfortunati”

Si dice che tre indizi facciano una prova. E la prova si è materializzata ieri sera sul prato di San Siro. La terza sconfitta in tre partite ufficiali (Supercoppa italiana, campionato e Champions League) sono un campanello d’allarme che ha risuonato nelle orecchie della dirigenza dell’Inter. Dirigenza che nel postpartita di è riunita per discutere sul difficile momento che sta vivendo la squadra.

Il cambio di modulo (dal 3-4-3 al 4-3-1-2) non ha portato i frutti sperati e contro il modesto Trabzonspor, che di fronte a sé ha trovato giocatori con un mordente lontano parente di quello dimostrato nelle stagioni mourinhane.

Gasperini ha provato a difendere il suo operato: “La squadra ha giocato con impegno notevole, in questo momento non siamo fortunati. Ho visto comunque nel gruppo una grande rabbia e voglia di reagire. Nel ci sono anche questi periodi, è l’inizio della stagione e questa sconfitta deve darci la molla per continuare a fare bene”.

Inter-Trabzonspor: le probabili formazioni

Il diktat di Massimo Moratti è arrivato forte e chiaro a Gasperini, che per l’esordio in Champions League mette in panchina l’amato 3-4-3, optando per il 4-3-1-2.

Rispetto alla partita contro il Palermo nel posticipo domenicale, il tecnico nerazzurro arretra Jonathan nella linea dei difensori, riporta Zanetti a centrocampo e si affida al talento di Sneijder, che dovrà innescare le due punte Pazzini e Zarate.

Indisponibile Forlan, che non è impiegabile perché ha già giocato nel preliminare di Europa League con la maglia dell’Atletico Madrid, l’ex allenatore del Genoa punta sul “Pazzo” al posto del pupillo Milito, che al Barbera ha trovato due volte la via della rete.