Bonucci reagisce ad una rapina: mette in fuga il ladro con un pugno

Leonardo Bonucci ha reagito con gran fegato ad un tentativo di rapina consumatosi giovedì. Il difensore della Juventus e della Nazionale italiana si era recato, insieme alla moglie ed al figlio di pochi mesi, in una concessionaria per poter prendere visione di una Ferrari.

All’uscita, il giocatore veniva avvicinato da un tizio col volto scoperto armato di pistola che gli intimava di consegnargli l’orologio che portava al polso. Il malvivente, dinanzi la titubanza iniziale di Bonucci, gli afferrava la mano. Il difensore, prontamente, con l’altra sferrava un pugno al rapinatore, mettendolo sulla strada della fuga (si era diretto verso il suo complice, in compagnia del quale scappava via a bordo di una moto).

Per un breve tratto, il difensore ha persino rincorso il suo aggressore, ma con scarsi risultati. Immediatamente dopo, lo juventino si è recato presso la prima stazione di Polizia per sporgere denuncia verso ignoti (strano, dal momento che l’ex Bari aveva chiaramente visto in faccia il malfattore). L’unica cosa che non è sfuggita al giocatore è l’accento meridionale che avrebbe contraddistinto il malvivente, particolare che gli sarebbe rimasto impresso. Com’è ovvio che sia, il particolare è ben poca cosa ai fini del riconoscimento.

Calcioscommesse, i deferimenti di Conte e Bonucci

Antonio Conte può tirare un sospiro di sollievo: la procura federale non ha commissionato nessun deferimento per illecito sportivo all’ex tecnico del Siena. L’allenatore della Juventus, sul cui capo pesava l’ombra ingombrante di una lunga squalifica, se la cava a buon mercato. Per lui soltanto un’omessa denuncia per le gare Novara-Siena e Albinoleffe-Siena, in riferimento al campionato cadetto 2010/2011. Ricordiamo che Conte era stato accusato di combine direttamente da Filippo Carrobio, ex centrocampista bianconero all’epoca dei fatti. Le dichiarazioni, notevolmente schiaccianti, avevano suscitato grande scalpore tra gli addetti ai lavori.