Confermata la squalifica di Conte, restano i 10 mesi

Nienite da fare per la Juventus: in mattinata infatti la Corte di Giustizia Federale ha confermato la squalifica del tecnico bianconero Antonio Conte che dovrà stare lontano dai campi di gioco per 10 mesi. Nel secondo appello infatti sono state confermate tutte le accuse del primo processo tranne quella relativa all’omessa denuncia per la partita Novara-Siena, in cui l’allenatore è stato assolto.

Resta però l’omessa denuncia per la gara tra Albinoleffe-Siena, ed è proprio quella che ha fatto in modo che l’allenatore venisse squalificato. Di seguito riportiamo il testo della sentenza di questa mattina:

 “La Corte di Giustizia Federale presieduta da Gerardo Mastrandrea ha accolto 5 ricorsi di club e tesserati, in alcuni casi parzialmente, contro le sentenze di primo grado emesse dalla Commissione Disciplinare Nazionale in relazione ai filoni del calcio scommesse relativi alle inchieste condotte dalle Procure di Bari e Cremona. Per effetto delle decisioni sono state annullate l’esclusione del Grosseto dal campionato di Serie B e l’inibizione del presidente del club toscano Piero Camilli. E’ stata ridotta da 2 ad 1 punto la penalizzazione del Novara (comminata anche un’ammenda di 20mila euro); è stata parzialmente riformata la decisione su Antonio Conte, prosciolto per la gara Novara-Siena, ma squalificato per 10 mesi in relazione ad Albinoleffe-Siena con una rideterminazione della sanzione rispetto alla decisione della Commissione Disciplinare; parzialmente accolto anche il ricorso di Angelo Alessio, la cui squalifica è stata ridotta a sei mesi. Respinti tutti gli altri ricorsi, compresi quelli del Procuratore Federale Palazzi rispetto ai proscioglimenti decisi in primo grado. Ai procedimenti di appello, le cui udienze si sono svolte nelle giornate di lunedì e martedì, hanno preso parte 23 tesserati e 7 club”.

A far sorridere comunque la società bianconera sono state le assoluzioni dei due calciatori Bonucci e Pepe, mentre per conte molto provabilmente la società deciderà di ricorrere all’ultimo grado di giudizio: il Tnas.

 

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