Calcioscommesse, i deferimenti di Conte e Bonucci

Antonio Conte può tirare un sospiro di sollievo: la procura federale non ha commissionato nessun deferimento per illecito sportivo all’ex tecnico del Siena. L’allenatore della Juventus, sul cui capo pesava l’ombra ingombrante di una lunga squalifica, se la cava a buon mercato. Per lui soltanto un’omessa denuncia per le gare Novara-Siena e Albinoleffe-Siena, in riferimento al campionato cadetto 2010/2011. Ricordiamo che Conte era stato accusato di combine direttamente da Filippo Carrobio, ex centrocampista bianconero all’epoca dei fatti. Le dichiarazioni, notevolmente schiaccianti, avevano suscitato grande scalpore tra gli addetti ai lavori.

Nell’ambito dell’inchiesta calcioscommesse, 13 club e 44 tesserati sono stati deferiti, tra cui 5 di serie A per responsabilità oggettiva in relazione a fatti commissionati a loro tesserati: Sampdoria, Udinese, Bologna, Torino e Siena. La procura federale della Figc non ha riservato destino diverso ad Ancora, Bari, Portogruaro, AlbinoLeffe, Varese e Novara, club appartenenti a categorie inferiori, denunciati anch’essi per responsabilità oggettiva. Rischia molto più grosso Leonardo Bonucci, attuale difensore della Juventus e della Nazionale italiana. L’ex Bari sarà chiamato a rispondere per l’accusa di ‘tentato illecito sportivo‘. Qualora il presunto reato dovesse essere confermato, il ragazzo dovrà scontare tre anni di squalifica. Stesso discorso va fatto per Andrea Masiello e Daniele Portanova. Deferiti per omessa denuncia Marco Di Vaio, ai tempi attaccante del Bologna, e Simone Pepe, allora tesserato dell’Udinese.

Per quanto riguarda il deferimento riguardante il filone napoletano, per saperne di più dovremo attendere il mese di settembre. Ricordiamo che la società azzurra venne trascinata nel vortice illegittimo dall’allora terzo portiere Matteo Gianello. L’estremo difensore ha confessato di tentare la combine per la partita Sampdoria-Napoli del 16 maggio 2010. Gianello provò a coinvolgere Paolo Cannavaro e Gianluca Grava, a suo dire senza successo. I due difensori rischiano un’omessa denuncia. Al momento, però, entrambi smentiscono categoricamente di essere stati messi al corrente dal portiere delle sue intenzioni. Pronta la querela per diffamazione ai danni di Gianello. Vedremo come la situazione evolverà.

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