Il Napoli è rimasto orfano di Ezequiel Lavezzi, funambolo che infiammava la folla con le sue serpentine brucianti. A suon di folate e dribbling, è così che l’argentino aveva conquistato Napoli. La città, inizialmente scettica sulle doti del campione (un po’ in sovrappeso nel 2007, anno in cui approdò alle pendici del Vesuvio), si era piegata ai piedi di questo ragazzo un poco tracagnotto, ma tanto tanto geniale. Era da qualche tempo che il pocho aveva deciso di allontanarsi dai suoi. Soffocato dall’amore dei napoletani, l’attaccante chiedeva la cessione per poter respirare un’aria nuova. Ed eccolo con indosso la maglia del PSG, squadra per cui ha salutato l’azzurro qualche settimana fa.
La Juventus porta a casa la Supercoppa
Nel “match della rivincita” come lo aveva definito giorni fa Vucinic, riferendosi alla sconfitta della