Premier League, calciatore condannato all’ergastolo

In Premier League può succedere di tutto: aste, fantamercato, gol rocamboleschi. Di sicuro, non ci saremmo mai aspettati di assistere ad un episodio rosso sangue di tale portata. Dispiace apprendere di quanto è stato capace di fare Andrew Hall, centrocampista in forza allo Stoke City. Il ragazzo, di appena 18 anni, vede stroncarsi la carriera da un colpo di testa che è costata la vita alla fidanzata. La giovane Megan Leigh Peat, questo il suo nome, pare essere stata brutalmente uccisa dal giocatore, in seguito ad un raptus di gelosia incontenibile. Preso com’era dalla smania assassina, Hall aveva sferrato ben 60 coltellate all’indirizzo della povera sventurata, spezzando così ogni idillio.

L’episodio, accaduto lo scorso 9 giugno, ha lasciato di sasso quanti hanno appreso la notizia. Il centrocampista, che ormai può anche dire addio ai suoi sogni di gloria, è stato arrestato per omicidio volontario. Il giudice Richard Foster sembra averlo condannato all’ergastolo. Del resto, c’era da aspettarselo. Purtroppo per lui (ma soprattutto per la vittima), il ragazzo non è riuscito a contenere la pazza gelosia, e, all’uscita da una festa a cui avevano preso parte entrambi, Andrew si avventava contro la compagna con gran veemenza, uscendone ricoperto di sangue. Sporco com’era, dentro e fuori, il calciatore era corso alla polizia per confessare l’omicidio.

Usain Bolt: prossimo provino col Manchester United

Usain Bolt, l’uomo più veloce del mondo, ha finalmente ottenuto quello che voleva. Il jamaicano, reduce dalla gloria delle Olimpiadi (sua la medaglia d’oro nella finale dei 100 metri col record di 9,63 secondi), aveva lanciato un appello al tecnico del Manchester United, Sir Alex Ferguson, chiedendo di sostenere un provino con i Red Devils. Il ragazzo, dalla velocità impressionante, sostiene di poter agevolmente giocare anche a pallone. In una recente intervista, immediatamente dopo le gare olimpiche, Bolt aveva dichiarato: “La gente crede che io stia scherzando, ma, se Alex Ferguson dovesse chiamarmi, per me sarebbe impossibile dire di no. Non raccoglierei la sfida se pensassi di non essere abbastanza bravo. Sono un giocatore piuttosto completo e credo di poter fare la differenza. Potrei essere l’uomo più veloce della squadra e sono convinto di saper giocare altrettanto bene“.