Giovinco non è un top player: Tutto Sport lo fa a pezzi

La Juventus cade in casa contro l’Inter per 1-3 dopo 49 partite. Il record di imbattibilità non è che un lontano ricordo ormai. Prima o poi sarebbe dovuto succedere. Ci meraviglia sia accaduto solo ora. La squadra di Conte è ben assortita dalla cintola in su, eccezion fatta per il reparto offensivo.

Marotta quest’estate aveva provato a corteggiare diversi top player per rinfoltire il parco attaccanti, che si affida solamente alle giocate e all’estro di Mirko Vucinic. In solitaria così, il montegrino non può caricarsi tutte le responsabilità sulle spalle. Gli impegni sono troppi, ed occorre un realizzatore sopraffino per continuare a stupire.

Giovinco non piace. La formica atomica, tornato dal prestito al Parma, gioca ad intermittenza, alternando momenti discreti a prestazioni buie e inconsistenti. L’edizione odierna di TuttoSport, all’indomani del debacle bianconero, boccia inesorabilmente l’attaccante. Pungenti a dir poco le parole adoperate per descrivere il suo operato fino a questo momento: ‘Incapace di incidere, sempre anticipato, stoppato, bloccato, scherzato. Ma vale la pena continuare a insistere?‘.

Big in scadenza, top 11 dei futuri svincolati (FOTO)

Il calciomercato torna di moda nei mesi invernali per la sessione di riparazione in programma a gennaio. In realtà, non si è mai smesso di parlare di possibili trattative e affascinanti operazioni. Si tratta solo di capire cosa è veramente concretizzabile e cosa invece rimarrà solo una pallida fantasia.

Oggi analizziamo la top 11 dei futuri svincolati di Serie A, big di spessore in scadenza di contratto nel giugno 2013 con i rispettivi club di appartenenza. I nomi nel calderone sono ben 11, il numero perfetto per la formazione di un’eventuale squadra fantasma. Già da febbraio, se non verranno predisposti i rinnovi, i calciatori che stiamo per elencarvi saranno liberi di valutare altre offerte e stringere all’occorrenza un nuovo contratto.

Milan, ancora cessioni di lusso per rifondare la squadra

Il Milan è in fase di snodo, un punto di non ritorno da cui sarà possibile uscire soltanto in virtù di una rivoluzione drastica e radicale. Allegri è ad un bivio: vincere col Genoa di Del Neri a San Siro questa sera, o abbandonare la panchina rossonera in maniera definitiva. Non può essere altrimenti. La squadra sta diventando lo zimbello di tutta l’Europa. Il futuro potrebbe essere già domani.

Tra qualche ora al massimo sapremo. Intanto, si accavallano le voci circa la partenza di altri tre senatori, finora ritenuti incedibili per nome e contributo in campo. Parliamo di Alexandre Pato, Kevin Prince Boateng e Robinho. A Milanello l’intenzione è quella di dare una scossa a tutto l’ambiente, proprio a partire dagli uomini da schierare. Il rendimento di Boateng e Robinho lascia molto a desiderare. Pato, flagellato dagli infortuni, non fa più al caso del Milan.

Se in tempi brevi i tre non riuscissero a recuperare, partirebbero per diverse destinazioni in un battito d’ali. Le pretendenti di certo non mancano: Pato è corteggiatissimo dal Chelsea di Abramovich. Il Santos è sulle tracce di Robinho da tanto, ed il Bayern Monaco sarebbe felicissimo di poter integrare in rosa Kevin Prince. Il quadro è completo.

Lavezzi pensa al ritorno in Italia: in prestito all’Inter a gennaio

Lavezzi si è già pentito di aver scelto il Paris Saint-Germain? Ancelotti non lo vede proprio. Carletto si sarà a sua volta pentito di aver tanto insistito per portare il pocho a Parigi? 30 milioni di euro spesi per un panchinaro sembrano una follia. Tanto vale far fruttare l’investimento (ammesso e non concesso che non si creda veramente in lui) e concedergli di ritornare in Italia, magari a Milano, città sempre fascinosa e ammaliante, specie per chi come l’argentino finiva spesso col trascorrerci il tempo libero a disposizione.

La soluzione francese non ha funzionato. Yanina e il pocho non sono felici come pensavano. La squalifica ed il doppio infortunio hanno costretto il giocatore ai margini. Cosa fare adesso? Restare per dimostrare ad Ancelotti di avere le qualità giuste, o mollare tutto per l’Inter? Bella domanda. Moratti è da sempre un grande estimatore del fantasista. Quest’estate avrebbe fatto follie per lui. Il PSG, che puntava forte sull’attaccante, alla fine l’ha spuntata senza troppo problemi. Il Napoli non intendeva fare sconti a nessuno. La clausola rescissoria in contratto prevedeva l’esborso di 30 milioni. De Laurentiis il prezzo l’aveva fissato da tempo. Moratti, a quel punto, mollò la presa e cedette il passo a Leonardo. L’operazione andò a buon fine.