Roma, De Rossi contro Zeman: “Non siamo da scudetto. Miracolo se …”

De Rossi non riesce a stare zitto, e, con estrema onestà intellettuale, prova a dire le cose come stanno nell’immediato post-partita di Juventus-Roma. Contrariamente a quanto espresso da Zeman fino a poco fa, capitan futuro ammette candidamente: “Abbiamo incontrato una squadra più forte ed esperta, sono entrati subito in partita. E’ una squadra di campioni. Oggi a noi è mancato tanto. Possiamo solo pensare al futuro. Partita negativa sotto tutti i punti di vista. Loro hanno anche un po’ mollato, poteva finire peggio. Zeman sta deludendo? Io non lo direi mai. Stiamo deludendo come Roma, valiamo più di quanto dimostriamo. Possiamo lottare per il terzo posto“.

Ma cosa è mancato alla lupa? C’è un motivo particolare perchè i giallorossi giocano ad intermittenza? Il centrocampista rivela: “Anche dal punto di vista fisico siamo in ritardo, loro correvano di più e meglio. C’è ancora tanto da lavorare sul piano fisico, tattico, c’è da fare moltissimo“. Per il titolo è meglio non fare proclami. La Roma potrebbe non avere le carte giuste per arrivare fino alla fine: “Non pensiamo allo scudetto, non siamo attrezzati, non siamo all’altezza della Juve. Non sminuisco nessuno, parlo di valori, dire che siamo costruiti per vincere lo scudetto non è sano per noi. Però ci possiamo giocare il terzo posto se faremo un grande campionato. E sarebbe un risultato incredibile vedendo lo stato attuale delle cose. Il progetto è a lunga scadenza, dobbiamo tribolare“.

Napoli sminuito dalla stampa: “Se la Juve avesse il Matador …”

Il Napoli stravince sulla Lazio con una portentosa tripletta di Edinson Cavani. Il Matador attacca, difende, ripiega e traina la squadra che è una meraviglia. Questo, però, non deve togliere i giusti meriti degli altri interpreti, ugualmente immersi nella manovra, e capaci di mettere l’uruguagio nelle condizioni di pungere gli avversari tre volte di seguito.

Hamsik ha convinto: finalmente lo slovacco è tornato a far male dopo un breve periodo di appannamento. De Sanctis compie una prodezza prodigiosa, e si fa sempre trovare pronto quando chiamato in causa. Gamberini ci mette il fisico e spazza via ogni pericolo. Ma quello che ha impresionato più di tutti è Valon Behrami. Lo svizzero si attacca agli avversari come una zecca: corre, ruba palloni e fa ripartire l’azione. Maestoso, praticamente imperiale: uno come lui dovrebbe figurare in ogni organico che si rispetti. Non sarà un fuoriclasse con i piedi, ma svolge il ruolo con caparbietà e grande competenza.

La Fiorentina domina, ma è pari con la Juventus

La Juventus si ferma all’Artemio Franchi contro un’ottima Fiorentina. I viola riescono a mettere in difficoltà i campioni in carica con una semplicità incredibile. Il giro palla è di quelli che spezzano la manovra avversaria, e la determinazione dei migliori interpreti ne ha fatto una squadra ostica e competitiva. I bianconeri, stremati dai tanti incontri ravvicinati, non hanno saputo riprendere il pallino del gioco.

L’anticipo della quinta giornata termina a reti inviolate. 0-0 e un calcio intensissimo, che avrà fatto la gioia dei telespettatori (non di certo delle rispettive tifoserie). La Fiorentina si dimostra all’altezza delle aspettative: difende, crea e diverte come non succedeva dai tempi di Prandelli. Nel corso del primo tempo, i viola dominano in lungo e in largo sulla carrozzata torinese, sfiorando il gol in un paio di occasioni e arrivando anche a colpire la traversa con Jovetic. Nella ripresa, Vucinic regala verve e vivacità alla manovra bianconera. Il reparto si rinvigorisce, ma la cosa non è sufficiente a cambiare le carte in tavola.

Montella viene ripagato delle scelte fatte: Ljajic divora un gol, ma ben si sposa con le giocate di Jovetic. I due sembrano essere perfetti: garantiscono all’attacco fluidità e triangolazioni da capogiro. Conte, sistemato in tribuna nella postazione Juve Channel, rinuncia a Vucinic e Marchisio, per poi inserirli nel secondo tempo con scarsi risultati. Quagliarella delude. Poche le palle sfiorate dallo stabiese che, questa volta, non può cucirsi addosso la coccarda di salvatore della patria.

Fiorentina-Juventus: le probabili formazioni

Martedì 25 settembre, alle ore 20.45, attesissimo appuntamento per l’anticipo della 5a giornata del campionato italiano di Serie A, che vedrà sfidarsi allo Stadio Artemio Franchi di Firenze la Fiorentina di Montella (attualmente al 5° posto in classifica) e la Juventus di Conte (capolista).

Il big match si preannuncia scoppiettante: scenderanno in campo due compagini agguerrite e pronte a tutto per la conquista dei tre punti. I viola hanno iniziato molto bene, ottenendo due vittorie consecutive, un pareggio ed una sconfitta al San Paolo contro il Napoli. In classifica la Fiorentina occupa la quinta posizione con 7 punti e sta cercando di dimostrare in campo gran talento, buon calcio, qualità e tanto carattere. Quanto alla Juventus, anch’essa ha esordito splendidamente, conducendo finora la classifica con 12 punti (punteggio pieno). I campioni in carica, nonostante una rosa stellare dotata di gran tecnica (non ultima lo strepitoso periodo di forma attraversato dallo stabiese Fabio Quagliarella), rischiano di perdere l’imbattibilità contro una formazione determinata e sorprendente. Inoltre, c’è da dire che, avendo giocato sabato sera, i ragazzi di Montella hanno goduto di qualche ora di riposo aggiuntiva per ricaricare le batteria in vista di questo incontro cruciale. Basterà per radere al suolo la Vecchia Signora? L’aereoplanino giallorosso ne sa una più del diavolo. Vedremo come proverà a disinnescare la bomba bianconera.