Le attività calcistiche sono appena riprese, ma già un grave lutto si è abbattuto sul mondo del pallone. Stavolta la tragedia colpisce in territorio svedese. La vittima risponde al nome di Victon Brannstrom, giocatore in forza al Pitea di appena 29 anni. Nel corso della gara contro l’Umedalen, valevole per la Swedish League (quarta divisione della Scandinavia, ndr.), il giocatore aveva portato in vantaggio la sua squadra, per poi accusare un malore subito dopo. I soccorsi, intervenuti tempestivamente una volta contattati da chi di dovere, avevano trasportato d’urgenza il giovane all’ospedale più vicino. Purtroppo, però, per lui non c’è stato niente da fare. Victor lascia questo mondo a seguito di un arresto cardiaco. Il calciatore è morto immediatamente dopo essere arrivato in ospedale.
Il noto mezzo di informazione svedese Norrländska Socialdemokraten ha intervistato la voce guida della squadra, che ha dichiarato: “Siamo in stato di shock. Non so cosa ne sarà di noi“. Immagiamo il dolore e lo sgomento provati al momento dell’accaduto dai compagni e dagli addetti ai lavori. Non c’è parola di conforto che tenga in certi casi. Nulla può essere detto per lenire in qualche modo la sofferenza generata da una dipartita di questo tipo. Bisogna solo restare in silenzio e stare accanto ai familiari dello sventurato.
In realtà, Victor aveva già accusato un malore all’inizio dell’anno. Durante gli allenamenti, il ragazzo era svenuto senza spiegazione apparente. I test clinici a seguito dell’avvenimento non avevano evidenziato problemi di natura cardiaca, tant’è che il giovane riceveva l’aurotizzazazione a tornare in campo.
Dopo la tragedia di Piermario Morosini, scomparso per una miocardite il 14 aprile scorso, e quella del pallavolista Vigon Bovolenta, un’altra nefasta faccenda ha colpito il mondo dello sport in modo del tutto inaspettato. Ci auguriamo che tutto si esaurisca qui, e che la cosiddetta ‘maledizione degli sportivi’ smetta di abbattersi sui nostri campioni.