Edinson Cavani ospite di C’è Posta per Te

Edinson Cavani ha un cuore grande così, ormai lo sanno tutti. Il bomber di Salto sarà ospite a ‘C’è Posta per Te‘ nella puntata che andrà in onda presumibilmente sabato 3 novembre in prima serata su Canale 5. L’attaccante napoletano, subito dopo Juventus-Napoli, è volato a Roma, negli studi di Cinecittà, per la registrazione dell’episodio, rigorosamente accompagnato dall’agente e amico Pierpaolo Triulzi.

Maria De Filippi è stata ben lieta di accoglierlo. Un uomo così, del resto, è difficile a trovarsi, specie in un mondo pieno zeppo di ignoranza e inciviltà. Pensate che Edy si è commosso dinanzi alla storia toccante legata alla sua presenza lì. La bionda presentatrice è una maestra in questo. Solo lei riesce a trovare le parole e l’intonazione giuste per rendere l’idea del dolore e dell’intensità che ci sono dietro storyline come quelle presentate nel noto programma della busta da aprire (o chiudere a seconda dei casi).

Nel salotto di Maria, el Matador, feroce solo sul campo, non ha potuto fare a meno di mostrarsi sensibile, non riuscendo a nascondere la forte emozione scaturita dall’esperienza uditiva di quella storia. Alla vigilia della gara casalinga contro il Torino, potrete gustarvi l’uruguagio in borghese, comodamente seduti davanti al televisore.

Tgr Piemonte, l’identikit del giornalista del servizio razzista

Il servizio razzista del Tgr Piemonte che ha dispensato offese gratuite ed ingiustificate ai tifosi napoletani è stato realizzato a cura di Giampiero Amandola, pefettamente a proprio agio con i più biechi sudicioni che avvelenano le curve degli stadi. Sulla terza rete nazionale, la stessa chiamata, o almeno in teoria, a prendere le distanze da atteggiamenti ingiuriosi e provocatori, è andato in onda un servizio pre-partita assolutamente poco edificante, non tanto per i simpatizzanti del Napoli, pubblicamente derisi ed umiliati, quanto per la misera decenza che traspare su tale palinsesto, lo ricordiamo, di ordine assolutamente pubblico.

Il povero Amandola, che di certo aveva in mente un colpaccio di quelli che si fanno ricordare, si è nascosto dietro la goliardia sportiva per colpire i tifosi avversari in modo quanto mai vile. Dov’è finito il buonseso? Dove il decoro? E’ giornalismo questo? I supporters azzurri, senza esplicita richiesta, si son visti insultare non da un bifolco qualunque, bensì da un collega della Rai, che, sulla cresta dell’entusiasmo, si lascia andare così: “I napoletani li distinguete dalla puzza, con grande signorilità“.