PSV-Napoli, le probabili formazioni

Il PSV, dopo la prima partita persa contro il Dnipro, le tenterà tutte per dar fastidio al Napoli. Per non finire a 0 punti nella classifica del gruppo F, Advocaat schiererà in campo la miglior formazione disponibile. Waterman tra i pali, ed una linea difensiva a quattro composta da Bouma e Marcelo centrali, con Manolev a destra e Willems a sinistra. Rigoroso centrocampo a tre con Strootman, Van Bommel ed Engelaar. Toiven sarà impiegato sulla trequarti, alle spale di Mertens e Lens (che si gioca il posto con Matavz, più volte accostato al Napoli nel recente passato).

Walter Mazzarri si affida nuovamente al Napoli B, facendo ancora leva sulle giovani promesse e le seconde linee. Una trasferta così potrebbe rivelarsi insidiosa, ma il tecnico di San Vincenzo sembra avere tutte le intenzioni di non cambiare idea. Rosati rileverà De Sanctis (comunque accomodato in panchina). Davanti al portiere, linea difensiva a tre con Cannavaro (dirottato sul centro-destra per permettere a Fernandenz di esprimersi al meglio), Fernandez e Aronica (concesso un turno di riposo a Campagnaro vista la sua tendenza a sviluppare problemi muscolari per gli impegni ravvicinati). A centrocampo posto a Donadel, Behrami e Dzemaili. Sugli esterni laterali si accomoderanno Mesto e Dossena. In attacco confermati Insigne e Vargas.

Sampdoria-Napoli: le probabili formazioni

Ciro Ferrara è alle prese con infortunati (Juan Antonio, Poli, Tissone e Pozzi) e squalificati (Da Costa, Maxi Lopez e Maresca). Parecchi dubbi di formazione per l’ex difensore di Napoli e Juventus, che, tuttavia, è riuscito a plasmare alla grande il gruppo blucerchiato, conferendogli uno spirito da provinciale con il vizio della vittoria. Ottimo il lavoro svolto finora dal tecnico partenopeo, reduce da una bella esperienza con la Nazionale u21. Sotto proprio con il suo Napoli: la gara gli imporrà di mettere da parte i sentimentalismi, almeno per la giornata di domenica. La Samp gioca molto corta, chiudendosi dietro a roccaforte per poi pungere di contropiede. Ecco perchè Ferrara potrebbe decidere di non concedere spazi agli attaccanti azzurri e schierare davanti una sola punta (molto probabilmente toccherà ad Eder). Probabile 4-3-3 con gli esterni offensivi printi ad arretrare sulla linea di centrocampo per coprire le sortite dei laterali partenopei. Romero tra i pali con Gastaldello e Rossini centrali di difesa, Berardi a destra e Costa a sinistra. A centrocampo Munari, Krsticic e Obiang. In attacco pronto Estigarribia (non è escluso l’impiego di Soriano) e Icardi alle spalle dell’unica punta Eder.

Walter Mazzarri ha fugato ogni dubbio alla vigilia della gara: l’unico cambio in programma potrebbe interessare la difesa, con Aronica in luogo di Gamberini a completare il reparto arretrato con Campagnaro e Cannavaro. A centrocampo Behrami è favorito su Dzemaili (dopo la grande prova contro la Lazio), con Inler ed Hamsik. Sulle fasce pronti Maggio e Zuniga (con l’eventuale impiego di Dossena). In attacco Pandev alle spalle di Cavani.

I re delle triplette in Serie A: Cavani scala la classifica

Andare a segno tre volte in una partita è un’esperienza entusiasmante, che ti proietta in orizzonti sconosciuti, dove la gioia e la soddisfazione personale si mescolano, fino a perdersi senza punti di confine. E’ sicuramente questo quello che avrà provato Edinson Cavani, dall’alto delle sue cinque triplette in Serie A: il Matador, che è solito portarsi a casa il pallone incriminato come trofeo di guerra, dovrà ridisegnare casa sua alla caccia di uno sgabuzzino bello grosso, che contenga tutte le palle calciate in porta tre o più volte nell’arco della stessa gara.

Una nuova moda, questa, lanciata dal re di Napoli, colui che attacca e difende sempre sosta, semplicemente perchè ama giocare a calcio, ed è pronto a superare ogni record finora stabilito con questi colori. A quota 72 gol, il bomber non intende fermarsi. L’uruguagio ha un obiettivo ben preciso: superare lo score personale del più grande calciatore di tutti i tempi, quel certo Diego Armando Maradona.

Napoli sminuito dalla stampa: “Se la Juve avesse il Matador …”

Il Napoli stravince sulla Lazio con una portentosa tripletta di Edinson Cavani. Il Matador attacca, difende, ripiega e traina la squadra che è una meraviglia. Questo, però, non deve togliere i giusti meriti degli altri interpreti, ugualmente immersi nella manovra, e capaci di mettere l’uruguagio nelle condizioni di pungere gli avversari tre volte di seguito.

Hamsik ha convinto: finalmente lo slovacco è tornato a far male dopo un breve periodo di appannamento. De Sanctis compie una prodezza prodigiosa, e si fa sempre trovare pronto quando chiamato in causa. Gamberini ci mette il fisico e spazza via ogni pericolo. Ma quello che ha impresionato più di tutti è Valon Behrami. Lo svizzero si attacca agli avversari come una zecca: corre, ruba palloni e fa ripartire l’azione. Maestoso, praticamente imperiale: uno come lui dovrebbe figurare in ogni organico che si rispetti. Non sarà un fuoriclasse con i piedi, ma svolge il ruolo con caparbietà e grande competenza.