Ghirardi: “Ecco quanto vale Giovinco”

Il presidente del Parma Tommaso Ghirardi è un fiume in piena nel giorno del suo compleanno. Davvero interessanti le sue dichiarazioni rilasciate a Radio Sportiva.

Ala domanda su come trascorrerà la personalissima giornata di festa, il patron è deciso: “Festeggerò lavorando come sempre, un pranzo con la famiglia e poi tanto lavoro. Sono molto contento e orgoglioso di aver fatto il nuovo record di vittorie consecutive in serie A, perchè quando ho comprato questa società aveva una storia gloriosa, difficile da eguagliare, e aver battuto questo record mi dà la forza per continuare e la consapevolezza che non conta solo il denaro ma anche la programmazione”.

Ghirardi elogia il tecnico Roberto Donadoni, uno dei protagonisti del grande campionato del suo Parma. “L’organico del Parma era buono sin dall’inizio, c’era solo bisogno di un allenatore con l´esperienza da vincente, proprio come Donadoni. Roberto ha lavorato sulla testa dei giocatori e ha trasmesso loro tanta autostima. Sarà confermato, c´è un contratto che ci lega per la prossima stagione e penso che questa sia stata la scelta giusta: me lo auguro perchè quando indoviniamo gli allenatori vengono cercati anche dagli altri, speriamo che non ce lo portino via”.

Inevitabile parlare del gioiello Sebastian Giovinco, vero e proprio fenomeno della squadra ducale. “Se e Pastore e Sanchez valgono 40 milioni Giovinco ne vale di più perchè in base a presenze e gol ha fatto meglio, e oltretutto noi non abbiamo bisogno di venderlo. Sono abituato a valorizzare i miei prodotti in base alle offerte. Non sarei così convinto di perderlo, perchè il ragazzo ha voglia di rimanere a Parma, però se la Juve o gli altri grandi club volessero puntare su di lui sarà giusto anche per lui rifletterci, ma comunque visti i progetti della società non vedo i motivi per cui se ne debba andare”.

Vicenda calcioscommesse. “Credo che chi sbaglia debba pagare ed è giusto che venga fatta chiarezza sulle scommesse, però sono contro al dover per forza coinvolgere le società. E’ giusto che abbiano responsabilità, ma che le abbia soprattutto chi compie l´atto. Sono per la revisione e la modernizzazione del concetto di responsabilità oggettiva”.

 

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