Calciomercato, Galliani blinda Thiago Silva e avvia i rinnovi

Le parole di Zlatan Ibrahimovic scuotono il Milan. L’attaccante svedese, dopo la sconfitta contro l’Inter, che ha sancito la fallimentare stagione della squadra, è molto deluso. Ed è facile capirlo. L’ex calciatore del Barcellona è uno abituato a vincere ed è un vero peccato che lo scudetto sia sfuggito proprio nell’anno del suo record personale di marcature: 28. Ad agosto – è vero – il club di via Turati ha conquistato la Supecoppa Italiana, ma è decisamente troppo poco se si considera la rosa a disposizione di Massimiliano Allegri.

Parliamo, naturalmente, della rosa che in teoria il tecnico avrebbe dovuto gestire. Per gran parte della stagione, infatti, Allegri ha fatto a meno di Thiago Silva, Gennaro Gattuso, Antonio Cassano, Alexandre Abate, Ignazio Abate, Mark Van Bommel, Kevin Prince Boateng, Alberto Aquilani, ecc.

In casa rossonera, archiviato in malo modo il discorso scudetto, è tempo di pensare ai rinnovi. Se la scorsa stagione i contratti furono quasi tutti allungati, stavolta la situazione è capovolta. Adriano Galliani, rispondendo a Zlatan, ha detto che lui, così come Thiago Silva, sono incedibili. Diverso è il discorso per i giocatori in scadenza e sono tantissimi.

Almeno tre uomini non hanno alcuna chance di rinnovare, sia per ragioni d’età, sia per il rendimento scadente fatto registrare in questo campionato: parliamo di Clarence Seedorf, Mark Van Bommel, Gianluca Zambrotta e Filippo Inzaghi. Quest’ultimo potrebbe anche dare l’addio al calcio.

Sono in bilico Alessandro Nesta, Mario Yepes e Mathieu Flamini. Il difensore italiano sembra tentato da un’esperienza all’estero. Il colombiano potrebbe tornare in patria, anche se ha ampiamente dimostrato la sua affidibalità. Strana la situazione di Flamini, che ha sì 28 anni, ma guadagna troppo e ha sempre avuto parecchi problemi fisici.

Quelli che sembrano avere maggiori possibilità di vestire ancora la maglia del Milan sono Massimo Ambrosini e Gennaro Gattuso. A loro Galliani chiederà di diminuirsi ancora lo stipendio ed è facile prevedere che i due centrocampisti, al Milan dagli anni ’90, accetteranno.

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