Il nono turno delle qualificazioni al Mondiale 2014 del girone sudamericano sarà ricordato per un paio di episodi molto curiosi.
Nella partita di martedì sera tra Cile e Argentina (terminata con il risultato di 2-1 per la Selecciòn di Sabella), uno dei due guardalinee, il paraguaiano Nicolás Yegros, si è fatto scattare una foto con Lionel Messi alla fine della prima frazione di gioco. L’immagine ha subito fatto il giro del web, suscitando sospetti sull’imparzialità del giudice di linea nel corso della gara. Solo oggi si è venuto a sapere che quella di martedì era l’ultima partita internazionale a cui Yegros ha partecipato. La foto, dunque, nasceva semplicemente dal desiderio del paraguaiano di ritirarsi dalle scene mondiali con un ricordo del miglior giocatore del pianeta.
Quella della foto di Yegros e Messi è una vicenda davvero di poco conto se paragonata al clamoroso episodio che si è consumato in occasione di Venezuela-Ecuador, disputatasi sempre martedì sera. Prima del fischio di inizio del match, terminato con il risultato di 1-1, i giocatori dell’Ecuador erano schierati a centrocampo in attesa di intonare “Salve, oh patria”, il loro inno nazionale. Ma, incredibilmente, dagli altoparlanti dello stadio Josè Antonio Anzoàtegui di Puerto la Cruz è partito l’inno messicano. Una gaffe senza precedenti, che rimarrà nella storia delle qualificazioni.
Nell’ascoltare le note di un altro inno, i calciatori ecuadoriani del ct Reinaldo Ruega hanno cominciato a guardarsi pieni di incredulità e sgomento. Alcuni hanno anche lanciato occhiate all’arbitro, l’argentino Néstor Pitana, in attesa di una spiegazione. Dopo alcuni attimi di confusione, però, i sostenitori ospiti hanno intonato le strofe del loro inno, nonostante di sottofondo ci fosse ancora la musica di quello messicano. Da quanto si apprende dagli organi di stampa sudamericani, ancora non sono arrivate le scuse ufficiali della federazione venezuelana.
Ed ecco, dunque, il video dell’incredibile episodio:
[flv]http://www.youtube.com/watch?v=AZFAFCFgoCA[/flv]