Milan, pronto l’erede di Carlo Ancelotti

Allegri balla sui carboni ardenti. La sua panchina corre il rischio di saltare per aria da un momento all’altro. Confermato all’unanimità nonostante l’ennesima sconfitta (rimediata con l’Udinese per 2-1), il tecnico toscano dovrà infilarne di miracoli per mantenersi a galla. La vediamo dura, molto dura. Risollevare le sorti di una squadra in crisi con tutti i riflettori puntati addosso non è il massimo. Se domani i rossoneri (contro il Cagliari) dovessero ancora fare cilecca, l’allenatore potrebbe salutare definitivamente Milanello.

Carlo Ancelotti, in tal proposito, incorona come suo erede Pippo Inzaghi, propiziandolo con tutti gli onori del caso. L’ex bomber, ora tecnico degli Allievi, sta dimostrando competenza e professionalità. E’ veramente pronto ad un tale salto? Ancelotti dice di sì: “Il mio erede è Pippo Inzaghi. Ci sentiamo spesso ed è molto motivato. L’importante è che sia riuscito a fare quello stacco mentale da calciatore ad allenatore. Il resto lo fa l’esperienza e lui ne ha da vendere. La crisi del Milan? Mi dispiace vedere i rossoneri in difficoltà, ma hanno perso sia i senatori che i top player e fare miracoli non è semplice“.

Milan, Berlusconi a un passo dalla cessione del club

Silvio Berlusconi, ex Presidente del Consiglio e attuale presidente del Milan, è stato l’artefice di un eclatante sfogo: ha provato vergogna per le prestazioni della sua squadra in Champions League, arrivando addirittura a pensare di vendere il club.

Dopo le amare sconfitte subite in campionato (contro Sampdoria e Atalanta, ndr.), e dopo il funesto pareggio (con reti bianche) alla prima della maggiore competizione europea, ottenuto in casa contro l’Anderlecht, nelle ultime settimane il club rossonero pare attraversare un periodo difficilissimo, uno di quelli più brutti della sua storia all’insegna vittoriosa ed ultracentenaria. La squadra riscontra serie difficoltà da quando ha ceduto due dei suoi pezzi pregiati: Zlatan Ibrahimovic e Thiago Silva, ora è chiaro, facevano la differenza.

In seguito alla cessione dei due gladiatori, gira voce che c’è in bilico la panchina e il destino di mister Allegri, che, oltre a dover rimarginare la sua rosa ormai indebolita rispetto alle precedenti stagioni, non è stato all’altezza di motivare i suoi ragazzi e di impostare il gioco. Pare essere stato lanciato al tecnico un ultimatum: domenica, in caso di sconfitta reiterata, il signor Max sarà costretto a lasciare il club rossonero.

Ibrahimovic spara su Inzaghi: “Non è un vero calciatore”

Zlatan Ibrahimovic non pensa che Pippo Inzaghi sia un vero calciatore. L’ex amico e collega, secondo lo svedese, fa del senso del gol la sua arma migliore: “E’ più un killer. Possiede un enorme istinto omicida davanti a una porta. E’ la sua qualità“. Cosa avrà voluto dire? Voi, al posto di Super Pippo, la prendereste bene un’affermazione del genere?

Ai microfoni de ‘L’Equipe‘, il bomber del PSG si lascia andare senza farsi pregare, parlando liberamente della sua nuova squadra, e del rapporto che, ad oggi, intercorre con i suoi ex dirigenti (in particolare uno). All’indomani della prima in Champions contro la Dinamo Kiev, il gigante di Malmoe ci va cauto e stila la sua piccola classifica prioritaria: “Voglio vincere la Champions League, ma bisogna andare con calma. L’anno scorso il Psg non ha ben figurato in Europa per mancanza d’esperienza, non perchè fossero scarsi. Ricordo che tre anni fa nessuno parlava del Manchester City e invece ora è una grande squadra. Per quanto mi riguarda non dobbiamo solo concentrarci sulla Champions, ma anche sul campionato. E’ importante essere campioni di Francia“.