Roma: Totti-Luis Enrique si va verso la pace

Totti in campo contro il Cagliari. Sembra questa la decisione di Luis Enrique, che ha intenzione di affidare al suo numero dieci le chiavi dell’attacco nell’esordio in campionato. La scorsa settimana il capitano è stato provato nella formazione titolare assieme a Bojan e Osvaldo.

Tutto lasciare pensare che questo trio parta dall’inizio per conquistare la vittoria che ridarebbe tranquillità all’ambiente giallorosso, ancora scosso dall’eliminazione in Europa League per mano del modesto Slovan Bratislava. Da quel momento il caso Totti ha tenuto banco nella Capitale portando con sé uno strascico di polemiche e sospetti che si potrà placare solo con una vittoria contro la squadra di Ficcadenti.

E per farlo Luis Enrique ha scelto il giocatore più prolifico della storia della Roma, anche perché Lamela è out, Borriello ha qualche problema fisico e tenere fuori Totti vorrebbe dire farsi un autogol incredibile. Non perché Totti debba giocare per forza, ma perché le alternative sono Okaka e Caprari, che, per motivi diversi, non sono sembrati all’altezza della situazione.

Totti e l’sms di Baldini: “Ho scelto il silenzio per il bene della Roma”

La calda estate romana di Francesco Totti ancora non è finita. Continua la situazione di stallo fra lui e il futuro direttore generale della Roma, Franco Baldini, che dopo il famoso “pigro” ha mandato un sms al capitano, che per ora non ha risposto.

Non ha risposto perché il messaggio sul cellulare non gli sembra il modo più adatto per risolvere lo screzio, peraltro questa modalità comunicativa non sembra propria del braccio destro di Capello, che secondo alcuni è stato invitato a tendere la mano a Totti dai dirigenti giallorossi che quotidianamente sono a Trigoria.

Come detto, Totti non ha risposto, il suo silenzio si sta facendo sempre più assordante in una città e in squadra che hanno bisogno di certezze. Ieri il numero dieci romanista, però, sollecitato da un tifoso in merito all’sms di Baldini, ha detto:

“Ho scelto il silenzio per il bene della Roma e di tutti. Più di questo non posso fare, non voglio mettere in difficoltà nessuno. Io non ho fatto nulla per scatenare queste polemiche. Più che un sms mi sarei aspettato una telefonata, penso che andava fatta prima. Ma forse il telefono non prendeva”.

Luis Enrique: “Non ho la bacchetta magica, non sono Harry Potter”

Non ho la bacchetta magica, non sono Harry Potter”. Il paragone già fatto da Mourinho è stato ripreso da Luis Enrique, che ha difeso il suo operato e quello della sua squadra. Squadra che sta nascendo pian piano ed è ancora in fase evolutiva, perché come ha ricordato il tecnico asturiano: “E’ una Roma competitiva ma servono ancora degli innesti. Dove? Non lo dico”.

Per l’ex allenatore del Barcellona B bisogna che ci sia “la voglia e l’orgoglio di venire alla Roma e di vestire questa maglia”. Il riferimento è a Mirko Vucinic, che ha preferito lasciare la Capitale per approdare alla Juventus.

I possibili innesti non preoccupano Luis Enrique che ha detto: “Già nel Barça B mi trovavo spesso ad allenare giocatori nuovi. L’età? Non importa, non ho mai guardato la carta d’identità di un giocatore ma solo il suo impegno in campo”.