Napoli: De Laurentiis e Mazzarri ai ferri corti?

A fine stagione io e il presidente ci siederemo al tavolino e discuteremo del nostro futuro“. Regia e sceneggiatura di Walter Mazzarri, l’attuale allenatore del Napoli che ha mandato un chiaro messaggio alla società e in particolare al suo massimo dirigente Aurelio De Laurentiis.

La Juventus chiama il tecnico livornese, che strizza l’occhio alla Vecchia Signora, il cui fascino attira ancora, nonostante le ultime deludenti stagioni. Mazzarri è uno degli artefici della splendida cavalcata di questa stagione dei partenopei che, a meno di clamorosi ribaltoni di classifica, accederanno direttamente alla prossima fase a gironi della Champions League. 

De Laurentiis blinda Cavani

De Laurentiis blinda Cavani. Dopo le frizioni della scorsa settimana, il presidente del Napoli ha intenzione di accontentare le richieste economiche del bomber, anche grazie agli introiti della Champions League che garantirebbero al giocatore i bonus per arrivare ai tre milioni di euro annui chiesti dai suoi procuratori.

Visto che la condizione è l’ingresso nella massima competizione europea, il Napoli e Cavani si riparleranno alla fine del campionato. Tutto lascia pensare che anche nella prossima stagione l’uruguaiano giocherà sotto il Vesuvio. Volontà che l’attaccante aveva già espresso nelle scorse settimane.

Cavani batte cassa. E’ rottura con De Laurentiis?

Cavani batte cassa e De Laurentiis sbotta. E’ la sintesi di una giornata convulsa in casa Napoli, dove i procuratori del giocatore hanno chiesto un cospicuo aumentato dell’ingaggio.

La richiesta non è piaciuta al presidente partenopeo, che ha così replicato: “Fin quando non trovo gente che dice in maniera chiara: sono orgoglioso di vestire i colori azzurri, non me ne voglio più andare. Non lo sento spesso fare. Sembra che il colore azzurro sia solo quello del danaro…“.

Voci provenienti dal quartier generale del Napoli hanno fatto sapere che gli agenti dell’attaccante hanno chiesto il doppio dell’attuale stipendio per il loro assistito, che però ha sempre dichiarato di non voler lasciare la città che l’ha consacrato nell’Olimpo del calcio