Zeman senza freni: “Juve, 28 scudetti?…”

Zdenek Zeman è già a lavoro con la sua nuova Roma che sarà una delle squadre su cui maggiormente saranno puntati i riflettori nella prossima stagione del campionato di Serie A. In molti infatti sono molto curiosi riguardo alla nuova squadra del tecnico boemo che ha ben figurato prima nel campionato di Lega Pro alla guida del Foggia e poi nel campionato cadetto alla guida del Pescara dei record.

Oltre alla sua bravura tattica però Zeman è anche noto per la sua grandissima schiettezza, un elemento che spesso ha fatto molto sorridere gli appassionati ma ha anche alimentato diversi polveroni. Il tecnico giallorosso infatti, come ormai sanno tutti, non ha un grandissimo feeling con la Juventus, che si può definire la vera e propria nemica numero uno di Zeman. Proprio per questo l’allenatore non perde mai occasione per bacchettare la Vecchia Signora, proprio come oggi in una conferenza stampa:“Gli scudetti sono tanti quanti gliene sono stati assegnati. Poi se vedo le cose che sono state scritte e i libri che ho letto, allora credo che 28 siano pure troppi…”.  Insomma per Zeman anche i 28 scudetti assegnati dalla Figc alla Juve non corrispondono in realtà a quelli che la squadra avrebbe vinto onestamente sul campo.

Oltre che parlare degli altri però l’allenatore parla anche della sua squadra, una Roma che deve assolutamente ben figurare nel prossimo torneo:“Siamo ancora in ritiro, per lavorare e prepararci per la stagione. Il lavoro è duro? Schiocchezze, sono solo passeggiate nei boschi… Per me la preparazione è importante, è normale che si fatichi, se andavamo alla Valtur era diverso; poi c’è chi sopporta meglio e chi sopporta peggio. Stiamo ponendo le basi per l’anno calcistico”.

Infine il tecnico spende anche due parole sul giocatore più rappresentativo della sua squadra: Francesco Totti: “Siamo stati insieme 13 anni fa, che sono tanti. L’ho visto crescere. Per me Totti è sempre Totti, magari fisicamente non sarà quello di una volta, ma è normale. Sulla sua posizione devo vedere quello che facciamo come squadra, non solo rispetto a lui; devo vedere cosa è meglio per la squadra”.

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