Inghilterra, Terry shock: “Lascio la Nazionale, mi hanno costretto”

Un fulmine a ciel sereno in Inghilterra, una decisione inaspettata: a quasi 32 anni John Terry ha detto addio alla Nazionale.

Il difensore del Chelsea ha parlato così della sua scelta: “Rappresentare il mio paese e indossare anche la fascia di capitano è stato un grande onore. Auguro a Hodgson e alla squadra le migliori fortune. Ho deciso di compiere questo gesto prima dell’udienza della commissione disciplinare perché la federazione, decidendo di processarmi, ha reso la mia posizione insostenibile. Ora non vedo l’ora di tuffarmi nell’avventura con il Chelsea. Ringrazio tutti i tifosi per il sostegno continuo che mi hanno dimostrato”.

I rapporti non sempre idilliaci con i compagni, quindi, non hanno nulla a che fare con la decisione di Terry, che meno di un anno fa fu causa, suo malgrado, delle dimissioni di Fabio Capello, furioso per la scelta della Federazione di togliere la fascia di capitano al difensore dopo le accuse per insulti razzisti rivolti ad Anton Ferdinand, difensore del Queens Park Rangers. Il calciatore ha reso noto l’addio alla Nazionale ieri sera, dopo aver capito che la Football Association era ormai orientata a condannarlo per l’episodio delle presunte offese al fratello di Rio Ferdinando. Proprio oggi, infatti, la Federazione inglese potrebbe costringerlo a un lungo stop proprio a causa di quella brutta faccenda, da cui JT si è sempre dichiarato estraneo. Ieri, il giocatore è stato sentito sull’argomento dalla Commissione Disciplinare dell’FA. Così, prima che glielo imponessero dall’alto, Terry ha deciso di farsi da parte.

Con la nazionale inglese Terry ha disputato 78 partite, realizzando 6 gol, senza vincere nessun trofeo. Fu nominato capitano da Fabio Capello nel 2008. Il debutto risale al giugno 2003 contro la Serbia e Montenegro (il commissario tecnico era Sven Goran Eriksson). L’ultima gara il difensore del Chelsea l’ha giocata il  7 settembre scorso (Moldova-Inghilterra 0-5).

 

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