Alla fine è arrivata la condanna per John Terry. La FA ha squalificato il capitano del Chelsea per quattro partite e gli ha comminato una multa di 220.000 sterline per gli insulti razziali al difensore del Queens Park Rangers Anton Ferdinand. Terry, che aveva sempre negato le accuse sollevate dalla federazione, a luglio era stato assolto dalla Corte di Westminster nel procedimento penale.
L’episodio incriminato risale all’ottobre del 2011: allo stadio Loftus Road di Londra, nella partita tra il Chelsea e il QPR (1-0 per i blues), Terry e Ferdinand furono coinvolti in una rissa culminata con gli insulti di JT. Prevedendo il verdetto della Commissione disciplinare della Football Association, lunedì il difensore aveva annunciato l’addio dalla nazionale, accusando il governo del calcio inglese di averlo costretto a prendere la decisione del ritiro attraverso una campagna persecutoria nei suoi confronti.
A partire dal deposito delle motivazioni della sentenza, Terry avrà 14 giorni per ricorrere in appello. La pena rimarrà sospesa fino a dopo l’appello, qualora il capitano del Chelsea decidesse – ipotesi altamente probabile – di andare al secondo grado. Ciò significa che, in caso di ricorso, il difensore potrà scendere in campo contro l’Arsenal nel derby di sabato pomeriggio e per altre due partite.
L’entourage del giocatore ha rilasciato un comunicato in cui si legge che: “Terry è deluso dal fatto che il provvedimento della Commissione Disciplinare abbia disatteso quello di un tribunale ordinario”. Il riferimento è all’assoluzione da parte della Corte di Westminster. Dal canto suo, il Chelsea mantiene un atteggiamento diplomatico sulla vicenda, facendo sapere di rispettare la sentenza della federazione, ma affermando allo stesso tempo il diritto del suo tesserato di ricorrere in appello.
Terry è il secondo giocatore della Premier League in un anno a essere multato e squalificato per razzismo. Il precedente riguarda l’attaccante uruguaiano del Liverpool Luis Suarez, stoppato per 8 turni e condannato a pagare 40.000 sterline per aver insultato il difensore del Manchester United Patrice Evra nel match dell’11 febbraio scorso.