Reja: “C’è del marcio a Roma, ma resto”

Lo sapete perfettamente cosa è successo, è inutile ribadire perché sapete tutto ed evidentemente gli spifferi ci sono“. Edy Reja parla delle dimissioni da allenatore della Lazio che ha presentato ieri:

Ho avuto un confronto con la squadra e con il presidente e dopo questi chiarimenti abbiamo deciso di proseguire la mia avventura alla Lazio, non ci sono altre realtà. Conoscete il disagio che ho nel lavorare in un ambiente come questo, qui a Roma il quadro è buono, è la cornice che è marcia, io non devo solo vincere, devo stravincere e non si può fare“.

Il mister biancoceleste ha aggiunto:

“E’ vero che abbiamo perso con il Genoa ed è giusto che ci siano delle critiche, ma qui ci sono sempre ed è chiaro che uno si faccia delle domande, si metta in discussione, faccia delle valutazioni, ho parlato con la squadra e con il presidente, ma adesso guardiamo a Cesena. Già dopo la partita con il Genoa avevo parlato con il presidente, abbiamo voluto confrontarci di nuovo. Le dimissioni si mandano con una lettera alla società, noi abbiamo parlato perché avevo bisogno di qualche sicurezza in più, anche se il presidente mi ha sempre stimato e mi è sempre stato vicino. Anche alla fine dello scorso campionato sapeva quali erano le mie valutazioni. Adesso chiudiamo questo discorso e andiamo avanti. Ho avuto il confort del presidente e la valutazione positiva della squadra, quindi continuiamo il più a lungo possibile, almeno fino alla fine del campionato, anche se tutti siamo legati ai risultati. Se continueranno ad arrivare come abbiamo fatto fino a domenica andremo avanti, altrimenti valuteremo, non sono disposto a rimanere a dispetto dei santi”.

Inter-Roma: Gasperini è a un bivio, Luis Enrique ha la fiducia di tutti

Si sono già aggiudicate l’etichetta di deluse della stagione. Domani si affronteranno nel posticipo della terza giornata. Non è uno spareggio, ma poco ci manca. E’ la presentazione di Inter-Roma, che solo un anno e mezzo fa dettavano legge in tutte le competizioni nazionali.

Oggi la realtà è diversa. Oggi ci sono due allenatori in discussione. Uno, Gasperini, è a un bivio e ha una fiducia a tempo; l’altro, Luis Enrique, ha il pieno sostegno della società. Ma soprattutto rispetto al tecnico nerazzurro, quello giallorosso ha dalla sua parte la squadra, che crede nel progetto tecnico e tattico. Perché l’Inter vista in Champions League sembra non seguire l’allenatore, mostrando di essere la copia sbiadita della corazzata di Mourinho.

Il problema non è perdere una partita, come ha ricordato Cambiasso prima della gara contro il Trabzonspor, ma come, perché i nerazzurri visti in campo mercoledì hanno mostrato di aver perso il mordente che ha caratterizzato le ultime stagioni.