Mourinho rifiuta 25 milioni annui dall’Anzhi

Mourinho ha rifiutato 25 milioni dall’Anzhi. La notizia è stata riportata da Marca, secondo cui lo Special One ha detto no alla società del patron Kerimov che ha strappato Samuel Eto’o all’Inter.

Il tecnico portoghese vuole rimanere ad allenare il Real Madrid per farlo tornare ai fasti di qualche anno fa, prima che la Spagna e l’Europa fosse dominata dal Barcellona di Pep Guardiola.

Nel finale della passata stagione e nell’inizio di questa, Mourinho ha acquistato pieni poteri all’interno della società blanca, motivo in più che l’ha spinto a rimanere alla guida delle Merengues e “accontentarsi” dei dieci milioni annui percepiti da Florentino Perez.

Milan-Kakà: il ritorno a due condizioni

Il Milan ha in serbo il clamoroso ritorno di Kakà. Il brasiliano potrebbe rivestire la maglia rossonera se abbasserà le sue pretese economiche, che nell’estate 2009 gli hanno fatto strappare al Real Madrid un ingaggio di 12 milioni di euro all’anno.

Kakà si è sempre sentito un corpo estraneo fra le fila delle Merengues, soprattutto da quando a sedere sulla panchina dei blancos c’è José Mourinho, che lo scorso anno chiese subito l’acquisto di Ozil, che ricopre lo stesso ruolo del verdeoro. In sostanza Kakà dovrebbe fare la stessa cosa di Shevchenko, che, tornato dal Chelsea, si è ridotto l’ingaggio pur di riabbracciare il Diavolo.

Mourinho vuole il doppio capitano

José Mourinho vuole il doppio capitano. Quello “classico” che sarà Iker Casillas più un altro di movimento, che possa interagire con l’arbitro. La decisione del tecnico del Real Madrid è stata presa a causa dell’abitudine dei direttori di gara spagnoli di parlare solo con chi ha la fascia al braccio.

Per ovvie ragioni Casillas, che rimarrebbe il punto di riferimento negli spogliatoio, è impossibilitato a dialogare con l’ex giacchette nere. Motivo che ha spinto Mou a proporre questa innovazione. In Spagna si è già accesa la polemica, non tanto per la proposta, ma perché si ritiene che questa sia il seguito della disputa con il Barcellona.

Villas Boas ripudia Mou: “Special One? No, Group One”

Special One? No, Group One“. È la sintesi della conferenza stampa di presentazione di Villas Boas come allenatore del Chelsea, che di fatto lo sdogana dal suo mentore José Mourinho, con cui non è più in buoni rapporti come prima.

Il presidente dei Blues ha ingaggiato l’ex tecnico del Porto per scalare l’Europa e conquistare una volta per tutte quella Champions League, sfuggita in maniera rocambolesca nel 2009 ai rigori contro il Manchester United di Alex Ferguson.