“Roberto Mancini? Un povero perdente”

Un povero perdente”. Così è stato etichettato Roberto Mancini, l’allenatore del Manchester City (che ieri non è andato oltre il pareggio in casa del Stoke City) dal collega Tony Pulis. Pulis che si è sfogato sulle colonne del Mirror, accusando il tecnico italiano di non avergli stretto la mano a fine gara, come da consuetudine in Premier League:

“Evidentemente Mancini è rimasto molto, molto deluso perché era convinto di venire qui e di batterci con tutti i soldi che hanno speso quelli del City e i giocatori che hanno a disposizione e del resto basta dare un’occhiata alla panchina per rendersi conto dei milioni che hanno investito. Comunque, per me non è un problema: se vogliono darmi la mano, bene; in caso contrario, fatti loro”.

Il dubbio rimane sulla volontarietà del gesto del Mancio, che al termine della partita ha passeggiato sul campo. Bisogna capire se il gesto dell’allenatore di Jesi sia frutto di una distrazione o di qualcos’altro che comunque non è piaciuto a Pulis.

Mancini non è andato neanche in conferenza stampa, dove è stato sostituito dal suo vice David Platt, che ha spiegato così l’assenza dell’ex mister di Fiorentina, Lazio e Inter: “per evitare di dire cose che avrebbero potuto pregiudicare le nostre ultime otto gare”. Parole che fanno riferimento all’arbitraggio, che secondo i Citizien ha lasciato a desiderare.

 

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