Prandelli crede nei viola: “La Fiorentina continuerà a stupire”

Dopo la vittoria per 4-1 contro l’Atalanta, la Fiorentina si è inserita ancor più prepotentemente tra le squadre di testa. I viola stanno infatti giocando un campionato straordinario esprimendo un gioco sempre dinamico e propositivo. Negli occhi dei tifosi toscani dunque sta pian piano sparendo il brutto ricordo dello scorso campionato per lasciare spazio alle prodezze attuali di Jovetic e compagni. A dare credito alla Fiorentina da oggi c’è anche Cesare Prandelli, un allenatore che proprio a Firenze ha scritto una pagina importante della sua carriera lasciando un ricordo indelebile.

Prandelli infatti crede che i viola continueranno a stupire e lo ha dichiarato apertamente:“Faccio fatica a parlare dei singoli club in quanto non voglio disturbare nessuno, ma posso dire che la viola è la squadra rivelazione del torneo e può andare lontano”. Prandelli non ama parlare dei singoli club ed infatti il discorso si sposta subito sulla nazionale che sembra non essere preclusa a nessun giocatore: “A nessun giocatore la Nazionale è preclusa. In ogni giornata di campionato ci sono giocatori che si mettono in evidenza e si rilanciano e noi dello staff tecnico appuntiamo tutte queste prestazioni. Marchetti? In questo momento abbiamo 4 portieri importanti come Buffon, Sirigu, De Sanctis e Viviano, ma lo teniamo sempre d’occhio. Ci tengo a precisare che non è mai stato escluso dalla nazionale”.

La squadra azzurra è costituita però anche da senatori come ad esempio Daniele De Rossi, Prandelli torna a parlare della vicenda del centrocampista giallorosso facendo ulteriormente chiarezza:“Non si è lamentato così come non l’ha mai fatto nessun altro suo compagno in occasioni simili. Il codice etico era un passo obbligato, noi come Nazionale dovevamo dare l’esempio di premiare oltre alla bravura anche le doti morali. Tutti i giocatori hanno condiviso questa scelta e hanno firmato consapevoli che si tratta di una scelta giusta per questo continueremo a portare avanti il codice etico anche in futuro. I i calciatori, soprattutto i più giovani, hanno la necessità di vivere in un mondo di regole. Ma le regole vanno sempre condivise e loro l’hanno fatto nel firmare il codice etico“.

 

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