Durante la consueta conferenza stampa di Dimaro, che vede impegnati i calciatori del Napoli quotidianamente, è intervenuto Marek Hamsik. Il centrocampista slovacco dovrà caricarsi la squadra sulle spalle dopo la partenza di Lavezzi, che ha lasciato libero spazio a Pandev nel tridente con Cavani e lo stesso Hamsik.
Di seguito, le parole del centrocampista:
Con l’addio di Lavezzi sei diventato l’idolo dei tifosi. Ti senti il calciatore più rappresentativo? “Sicuramente si, ma tutti i calciatori si devono sentire rappresentativi e idoli di questa città. In questi cinque anni abbiamo dimostrato di migliorare e crescere. Dobbiamo proseguire su questa strada”.
La Juventus sembra la squadra di A più forte. Chi può essere la sua avversaria? “Ci sono tante squadre che possono essere l’anti-Juve. Noi siamo tra queste e ce la dobbiamo giocare. Non siamo gli unici, bisogna contare anche Milan, Inter, Roma e Lazio. Noi abbiamo un mister da quattro anni e da due giochiamo sempre con la stessa squadra. Questa è una cosa importante”.
Come ti trovi col nuovo modulo? “Con questo modulo abbiamo già giocato con Reja e Donadoni. Non vedo problemi in questa nuova posizione, deciderà il mister in che ruolo schierarmi. Lui spiega bene i ruoli e non ho problemi di adattamento”.
Ti senti un top player? “Così mi dicono, ma io non mi sono mai sentito un top player. Voglio solo continuare così. Per me un top player è chi è bravo e si impegna al massimo giorno per giorno, al dilà del suo prezzo”.
Per ora via il Pocho e dentro Insigne. Potete puntare a traguardi importanti? “Il gruppo si conosce da tanti anni e questa è una cosa importante. Sicuramente senza Thiago e Ibra il Milan perde tanto, ma i rossoneri restano sempre una grande squadra”.
Dove puoi ancora migliorare? “Soprattutto in fase di non possesso palla. Sicuramente segnare mi aiuta durante la stagione e far segnare gli altri per me fa lo stesso”.
Perché hai rinnovato il contratto? “Perché mi trovo bene, qui ho tutto quello che mi serve. Sto trovando tanti stimoli, con questi tifosi non mancano mai. Nella vita di un calciatore essere felice è la cosa più importante”.
Quale bilancio di questa prima settimana di lavoro? “C’è da soffrire, ma questo è normale. Tra poco si finisce col lavoro duro e partono le amichevoli. La preparazione, si sà, è una lotta contro se stessi. E’ la base per partire al meglio”.
Pensi di calciare anche punizioni in questa stagione per aumentare il numero di gol? “Oggi abbiamo fatto il giochino della traversa, speriamo di non prenderla spesso durante la partita – dice sorridendo -. Non so se calcerò punizioni, non l’ho mai fatto in passato. Vedremo…”
Chi calcerà i rigori in questa stagione? “Chi se la sente, né io né Cavani abbiamo problemi in tal senso. L’importante è che la si butta dentro”.
Cosa fate oltre il ritiro? “Si dorme tanto, abbiamo già fatto qualche torneo di ping-pong che ha vinto Vargas. E’ troppo forte. In generale, però, dormiamo tanto”.
Quale obiettivo avete per l’Europa League? “Vogliamo andare il più avanti possibile sia in Coppa Italia che in Europa League. Ci sarà tanto turn-over e noi non vogliamo darla vinta a nessuno”.