Napoli, le parole di Paolo Cannavaro

Primi giorni di ritiro per il Napoli a Dimaro e il clima sembra essere quello di sempre. Il perchè è molto facile da intuire, il gruppo è sempre lo stesso, con l’assenza del Pocho Lavezzi rimediata dal ritorno di Lorenzo Insigne in azzurro. Per il resto i calciatori sono gli stessi dello scorso anno e non hanno faticato a ricreare il clima di compattezza già presente all’interno dello spogliatoio la scorsa stagione.

In conferenza stampa, intanto, ha parlato il capitano del Napoli Paolo Cannavaro, che ha seguito il tecnico Mazzarri nella successione di interviste che sono previste nel lungo ritiro in Trentino:

Si ricomincia con la Coppa Italia in tasca. Come riparti? “Per me ricordare quel giorno è sempre emozionante. Da tifoso non lo dimenticherò mai. Da calciatore, invece, c’è da guarda avanti. Ci sono tanti stimoli per fare bene e riprovare l’emozione di due mesi fa”.

Le aspettative per la prossima stagione? “Già confermare quasi tutto il gruppo è importante. In più ci ritroviamo giovani importanti. Partiamo da una base importante e probabilmente arriverà qualche rinforzo. I ragazzi forti sono sempre ben accetti in questa squadra”.

Ti senti più protetto col nuovo modulo? “E’ vero, stiamo provando un nuovo modulo ma non vuol dire che giocheremo con quello. Lo scorso anno abbiamo subito un po’ troppi gol, ma qui tutti hanno visto come mister Mazzarri imposti la fase difensiva per tutto il gruppo. Partecipa l’intera squadra, non ricordo importanti errori di reparto”.

Il calcio italiano è in crisi? “E’ un peccato dover cedere i calciatori migliori. Così, però, si abbassa la forza delle big e tutti possono aspirare a qualcosa di diverso. Sarà un campionato più equilibrato per tutti”.

Sull’addio del Pocho: “Non nascondo il mio dispiacere per l’addio di Ezequiel. E’ stata una scelta dovuta a tanti fattori, non lo odiamo per questo e gli auguro il meglio per la sua nuova avventura. Sicuramente perdiamo qualcosa in termini di imprevedibilità, lui in Serie A s’è affermato come un grande campione”.

Su Insigne e Vargas: “A Lorenzo non bisogna caricarlo di responsabilità, ma secondo me è fortissimo. Vargas ha avuto sei mesi per ambientarsi, ora deve dimostrare tutto il suo valore. Sicuramente sono due calciatori che possono dare tanto a questa squadra”.

Sulla Supercoppa: “Sarà sicuramente una notte particolare. Al di là del trofeo sarà una sfida importante perché è contro la Juventus, da sempre l’avversario da battere. Già pensiamo a quella partita”.

L’Europa League può essere un vantaggio in campionato rispetto alla Champions? “Si perché è una competizione diversa rispetto alla Champions. Sicuramente il mister in Europa doserà la forze, ma resta sempre una gara importante durante la settimana…”

Che pensi di Fernandez? “E’ un giovane arrivato lo scorso anno, ha qualità immense. A volte, però, è difficile per un allenatore inserire un calciatore in meccanismi rodati da anni. Deve solo avere pazienza”.

Che hai pensato quando l’Italia ha giocato con la difesa a tre? “Più che altro ho pensato tanto quando ho visto De Rossi in difesa. Scherzi a parte, non sono mai stato convocato e non mi aspettavo di giocare. Spero sempre di farci parte”.

Cosa vi ha detto Mazzarri in questi primi giorni? “Si è presentato come se fosse un nuovo allenatore. Ha detto che tutti devono giocarsi il posto da titolare e sudare la maglia. Mi ha sorpreso in positivo”.

Sui calciatori accostati al Napoli: “E’ una cosa che mi stimola. Ogni anno vengono accostati nuovi calciatori al club azzurro, ma poi per nessuno è mai facile essere titolare. Con l’addio di Nesta credo che siamo tutti sullo stesso livello, non vedo fenomeni in giro”. 

Sul calcioscommesse? “A Napoli siamo tutti sereni e tranquilli. I tifosi non devono preoccuparsi”.

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