Milan, le confessioni di Berlusconi

Silvio Berlusconi a ruota libera sul suo Milan. Una confessione senza veli quella del patron rossonero nella trasmissione ‘Lunedì di rigore’ su Antenna Tre.

Ai microfoni dell’emittente privata lombarda, il numero uno milanista non le ha mandate certo a dire. Si parte con l’argomento Balotelli, accostato più volte al club di via Turati nelle ultime settimane: “Da noi è molto importante l’aspetto umano. Se metti una mela marcia nello spogliatoio può infettare tutti gli altri. Io ho avuto modo di dare un giudizio sulla persona Balotelli, non accetterai mai che facesse parte dello spogliatoio del Milan”. Un giudizio netto e chiaro, senza possibilità di appello.

Poi il mercato: “Abbiamo nel mirino tre giovani, uno italiano che gioca in Italia e due stranieri ma non sappiamo se sarà possibile averli in questo frangente”. E niente Sneijder: “Quanti anni ha, 28? Allora non rientra nei piani del Milan”.

Il presidente rossonero è incontenibile e si lascia andare a un’altra importante rivelazione, stavolta sul suo pupillo, Alexandre Pato: “Fra un anno, un anno e mezzo tornerà al Milan. Una serie di infortuni ha creato un certo distacco fra lui e l’establishment di Milanello. L’accordo è stato che lui va là, ci rimane un anno, un anno e mezzo e poi torna al Milan”.

Infine, l’argomento allenatore. Sullla permanenza di Massimiliano Allegri al Milan, Berlusconi glissa: “Un presidente deve dire sempre la verità… meglio passare alla prossima domanda“. 

Il sogno per la panchina si chiama Pep Guardiola: “Ho sempre desiderato di portarlo al Milan”. Le chance di vederlo in rossonero, però, sono molto poche: “Noi pensiamo di non avere chance, nonostante lui mi abbia detto che il Milan gli era simpatico e provasse ammirazione nei miei confronti, e apprezzamento per il Lago di Como, dove potevo offrirgli una bellissima villa. Sì sono molto basse le possibilità che Guardiola possa venire al Milan”.

 

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