Migliori e peggiori in Milan-Napoli di Champions League: super Maignan, evanescente Kvara

Arrivano i primi verdetti, seppur circoscritti al match di andata per i quarti di finale di Champions League, stando ad alcuni giudizi su Milan-Napoli che possiamo condividere coi nostri lettori. Effettivamente, alcuni singoli sono andati ben oltre la sufficienza, mentre altri hanno decisamente fallito l’appuntamento, stando agli standard ai quali ci hanno abituati in stagione osservandoli più da vicino. Vediamo come sono andate le cose.

Il Milan ha vinto, ma il Napoli non ha demeritato. Neanche quando è rimasto sotto di un uomo per l’espulsione di Anguissa. Non è un caso che, nei minuti finali, i più pericolosi siano stati proprio gli azzurri di Spalletti. Al netto delle assenze di Osimhen e Simeone in attacco, senza dimenticare il fatto che il tecnico toscano abbia richiamato Kvara in panchina nei minuti finali.

Chi ha giocato meglio in occasione di questo Milan-Napoli

Bennacer 7,5. Voto sicuramente condizionato dal gol, a conti fatti decisivo in occasione della sfida di San Siro. Tuttavia, ad impressionare maggiormente è la sua capacità di non dara punti di riferimento agli avversari. Una volta è regista, un’altra accompagna l’azione, un’altra ancora va ad interdire come una mezzala. Giocatore totale in questo momento.

Maignan 7. Pochi interventi, ma tutti decisivi. Non semplice deviare la bordata di Zielinski, mentre è quasi miracoloso sul destro ravvicinato di Di Lorenzo a pochi minuti dalla fine.

Di Lorenzo. Contiene bene Leao soprattutto nella ripresa, visto che il portoghese si accende solo in zone di campo non coperte da lui. In aggiunta, risulta il giocatore del Napoli più pericoloso con un paio di incursioni in area che forse avrebbero meritato più fortuna. Uno dei giocatori più in forma in questo periodo non semplicissimo per i ragazzi di Spalletti.

Chi ha fallito l’appuntamento in Milan-Napoli di Champions League

Kvara 5. Potrebbe diventare protagonista di questo Milan-Napoli dopo pochissimi minuti, ma la sua battuta a pochi passi dalla porta viene respinta quasi sulla linea. Fallito il gol, la stella azzurra fatica a riprendersi mentalmente, non riuscendo sostanzialmente ad entrare in partita. Prova un paio di guizzi, ma complice la gabbia costruita da Pioli, come avvenuto di recente in campionato fatica a mettersi in mostra. Non casuale il cambio alla fine.

Giroud 5. Tra i più opachi in casa Milan. Aiuta la squadra coi soliti ripiegamenti e provando qualche sponda a 20 metri dalla porta, ma in area di rigore avversaria tocca pochissimi palloni. Non appare nel suo miglior momento di forma da quando gioca in Italia

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