L’Inter continua a vincere, Milito show contro il Parma

Non si arresta la marcia dell’Inter. Gli uomini di Ranieri, nonostante le assenze di Sneijder, Forlan e Stankovic, battono anche il Parma e possono preparare il derby nelle condizioni psicologiche ideali.

Che la partita del Meazza sia difficilissima gli emiliani lo capiscono subito. Al 13’ il cross è di Alvarez e il tocco ravvicinato del connazionale argentino Milito: Mirante è battuto ed è l’1-0 per i nerazzurri. Al 16′ il sempre più decisivo Alvarez serve Pazzini, il cui destro da buona posizione non inquadra la porta. Il raddoppio dell’Inter arriva al 19′, quando Thiago Motta sfrutta una respinta della difesa ospite e con un tiro dal limite punisce ancora Mirante. Pochi secondi più tardi il Parma ha la grande chance per riaprire un match che sembra già chiuso, ma il colpo di testa ravvicinato di Giovinco è clamorosamente fuori bersaglio. Al minuto 39′ è Modesto a provarci, sempre di testa e su cross di Biabiany: la mira è di nuovo sbagliata. Non lo è, invece, quella di Milito. L’argentino, al 42′, su servizio di Maicon, sigla il 3-0 che chiude il primo tempo.

La ripresa non ha molto da dire, anche se c’è un Pazzini che ha una voglia matta di fare gol. L’attaccante italiano può esultare al 57′, quando Milito (e chi, se no?) lo mette in condizione di superare agevolmente Mirante e di firmare il 4-0. Nonostante il passivo pesante, il Parma si catapulta in avanti cercando almeno la rete la bandiera. Al 72′ Giovinco ci prova con una bella azione personale e un tiro in area che termina di poco fuori. Al 75′ un gran sinistro al volo di Gobbi viene respinto dal sempre attento Julio Cesar. Ma a segnare è ancora l’Inter: il 5-0 definitivo lo sigla il giovane Faraoni, che con un bel destro scaraventa il pallone sotto la traversa.

Con questo successo l’Inter rafforza il quinto posto e, in attesa di Atalanta-Milan e Lecce-Juventus, si porta a -5 punti dalla vetta. Fra una settimana c’è il derby: per i nerazzurri è la grande chance di tornare definitivamente in corsa per uno scudetto che fino ad appena un mese fa poteva sembrare pura utopia.

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