L’Inter pone fine all’astinenza, convincente 2-1 contro la Fiorentina

Alla fine, il presidente Moratti, può finalmente esultare: l’Inter vince a S.Siro e lo fa contro una Fiorentina mai doma, creando una miriade di occasioni da gol. Ma se il calcio fosse comandato dalla logica, stasera avremmo visto tutt’altro in campo. Fantastica la Fiorentina vista contro la Juventus, brutta l’Inter scesa in campo a Verona, seppur vincente. E invece la partita è viva, giocata su ritmi altissimi da entrambe le squadre, soprattutto nel primo tempo.
Entrambi gli allenatori optano per il 3-5-2. I Viola fanno tanto possesso, l’Inter si difende con compattezza e punge in contropiede.

A rompere il ghiaccio è la Fiorentina, con un’azione insistita di Cuadrado che non trova però il guizzo giusto per servire un compagno. Allora si scatena l’Inter: prima due conclusioni dal limite, di Coutinho e Cambiasso, che sibilano di poco a lato; poi ancora il piccolo fantasista brasiliano è travolgente nell’attaccare l’area. Sugli sviluppi Gonzalo Rodriguez ferma con il braccio il cross di Zanetti, per l’arbitro non ci sono dubbi: è rigore.
Sul dischetto si presenta Milito, calcia con precisione e forza e Viviano può solo sfiorare. Per l’Inter è il gol dell’uno a zero. Passano pochi minuti ed è ancora la squadra di casa ad essere pericolosa con Milito che colpisce la traversa da pochi passi dopo un rapido ribaltamento di fronte.
La squadra di Montella prova a reagire ma non produce granchè, se non una punizione di Ljajic ma Handanovic risponde presente. Poi è ancora Inter con Milito che si fa ipnotizzare dal portiere avversario. Passa poco e arriva il secondo gol: Ranocchia verticalizza, velo di Cambiasso e Cassano si trova solo davanti a Viviano. Troppo facile per il barese segnare il punto del due a zero.
Dal 37′ in poi, per cinque minuti, la squadra di Stramaccioni sbanda e perde la bussola. Pizarro riesce a trovare lo spazio giusto, crossa in area dove Romulo è colpevolmente solo e di testa non fallisce il gol del 2-1. Subito dopo una triangolazione tra Jovetic e Ljajic permette a quest’ultimo di entrare in area, tempestivo Handanovic a evitare guai in uscita.
Prima della fine, l’Inter torna a farsi vedere in attacco con una combinazione tra Cassano e Milito, spreca però l’argentino che calcia a lato.

Nella ripresa Montella cambia subito: fuori Ljajic e dentro Fernandez. E la Fiorentina mette alla corda i padroni di casa che non riescono immediatamente a trovare le giuste misure sul neoentrato. Lo sforzo, però, produce solo un cross rasoterra di Valera sul quale Cuadrado non arriva. La partita allora si addormenta, con la squadra viola che riesce a fare solo uno sterile possesso palla. Al 62′ gli ospiti rimangono anche in inferiorità numerica: interviene in ritardo Rodrigo Gonzalo su Nagatomo, era già ammonito e riceve quindi il cartellino rosso.
L’Inter non accellera e la Fiorentina dimostra comunque la sua forza tattica, nascondendo l’handicap dell’uomo in meno. I ritmi diventano compassati e sono ancora i nerazzurri a sfiorare il gol in due occasioni con Milito in due occasioni. La seconda, in particolare, richiede un miracolo di Viviano che salva sul tiro a botta sicura dell’attaccante nerazzurro.
Non succede nient’altro e, dopo 4 minuti di recupero, l’Inter può finalmente esultare tra le mura amiche per una vittoria del tutto meritata.

I nerazzurri fanno tutto bene, concedendo solo il possesso palla alla squadra avversaria e creando almeno 10 palle gol. La nota negativa sono solo i cinque minuti di sbandamento, nei quali arriva il gol di Romulo e nei quali la squadra di Stramaccioni si disunisce perdendo le posizioni. Bravi invece nel pressare con ordine ed intensità. Molto bene infatti Gargano, Milito, Cassano e Coutinho. Quest’ultimo è stato forse una delle chiavi tattiche dell’incontro. Il numero 7 nerazzurro ha infatti giocato una partita di grande accortezza tattica, infastidendo costantemente Pizarro e impedendo alla Fiorentina di creare gioco con facilità. Oltre a questo è stato, nei primi 45′ minuti, il primo riferimento per le ripartenze della sua squadra. Torna inoltre a fare densità in area la squadra di Stramaccioni, sfruttando l’abilità di Milito nel dare profondità e nel far salire i compagni di squadra.
La squadra di Montella prova invece a non snaturarsi rispetto alla partita giocata contro la Juventus, ma trova di fronte una squadra molto più attenta in difesa. Male soprattutto Jovetic e Valero, con il serbo costretto a giocare troppo lontano dalla porta difesa da Handanovic per poter vedere la palla. Paradossalmente i Viola hanno impressionato di più dopo l’espulsione, dove hanno comunque mantenuto alta la pressione nonostante l’inferiorità numerica. Da rivedere però la fase difensiva, davvero troppe le occasioni concesse all’Inter per una squadra che vuole avere ambizioni importanti. Se il primo tempo non si è concluso con uno scarto più ampio è solo per merito di Viviano e demerito dei giocatori interisti.

Per i nerazzurri può essere la svolta in campionato, una vittoria importante contro una squadra importante, un’iniezione di fiducia enorme a cui bisognerà, eventualmente, dare seguito nel derby di Domenica prossima. I toscani tornano a casa con la consapevolezza di essere comunque una squadra di grande prospettiva, con carattere e soprattutto coesione di gruppo. La prossima sarà con il Bologna, per il cosiddetto “Derby dell’Appenino”.

 

Le Pagelle

INTER
Handanovic: 6,5 – Chiamato poco in causa, si fa sempre trovare pronto.
Ranocchia: 6,5 – Cerca di gestire, illumina per il gol di Cassano.
Samuel: 6,5 – In crescita, soffre poco e alla peggio se la cava con le cattive.
Juan: 6,5 – Conferma quanto visto nelle precedenti uscite, grande forza fisica e velocità unita alla tecnica.
J.Zanetti: 6 – Dalle sue parti si gioca poco e Pasqual non spinge.
Gargano: 7 – Un peperino in mezzo al campo, pressa tutto ciò che si muove e recupera palloni in quantità.
Cambiasso: 6 – Dirige i lavori con ordine, preoccupandosi principalmente di dare respiro alla manovra.
Nagatomo: 6 – Colpevole, con Juan, nel gol di Romulo. Ha il merito di annullare Cuadrado.
Coutinho: 7 – Un primo tempo illuminante, copre e imposta. Accellera quando serve.
Cassano: 7,5 – Anche da fermo fa la differenza, crea Calcio.
Milito: 7 – Sciupa un’infinità di palle gol, ma il lavoro che fa è impagabile.
Alvarez: 6,5 – Entra e riporta ordine in mezzo al campo, in crescita fisica.
Mudingay: s.v.
Guarin: s.v.

FIORENTINA
Viviano: 7,5 – Se la sua squadra non affonda, molto del merito è suo. Mette più di una pezza in svariate circostanze.
Roncaglia: 6 – Ci prova, ma alla lunga si spegne pur mettendoci il carattere fino alla fine.
Rodriguez: 4 – Consegna un rigore all’Inter, si fa espellere. Cos’altro dire?
Tomovic: 5 – Soffre il duello fisico con Milito, lo perde quasi sempre.
Romulo: 6 – Non molto oltre il gol, ma riapre la partita.
Valero: 5 – Si muove, ma a vuoto, con la palla non fa mai la differenza.
Pizarro: 5,5 – Non ha gli spazi che vorrebbe, anche se nell’unica occasione permette a Romulo di segnare.
Cuadrado: 5 – Tutt’altra roba rispetto a quanto visto contro la Juve, si vede solo una volta, all’inizio. Poi si fa annullare.
Pasqual: 5 – Potrebbe approfittare di J.Zanetti che non spinge per attaccare da quel lato ma non lo fa mai.
Jovetic: 5 – Nervoso, si intestardisce nei dribbling. Anche perchè in avanti non c’è nessuno
Ljajic: 5 – Impensierisce Handanovic su punizione, poi sparisce.
Fernandez: 6,5 – Per 10 minuti fa ammattire la retroguardia avversaria, poi si accende solo a sprazzi.
Toni: 5,5 – Entra per portare su la squadra ma la palla non la vede quasi mai.
Migliaccio: s.v.

 

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