Il calcio italiano non smette di litigare, Petrucci: “Calciopoli scotta ancora”

E' servita a poco la riunione fiume fra alcuni dirigenti, perché come ha ricordato il presidente del Coni Petrucci, Calciopoli non è stata dimenticata.

di David Spagnoletto 14 Dicembre 2011 16:05

È stato un incontro molto lungo, cordiale e corretto. Ma devo essere onesto e sincero, le scorie di Calciopoli ancora molto scottanti, per cui ognuno è rimasto nelle proprie posizioni“. L’ha detto il presidente del Coni Gianni Petrucci al termine della riunione ribattezzata “Tavolo della pace”, durata 4 ore e 36 minuti.

Riunione a cui erano presenti Andrea Agnelli, Massimo Moratti, Aurelio De Laurentiis, Diego Della Valle e Adriano Galliani, più il , il presidente della Figc Giancarlo Abete assieme al direttore generale Antonello Valentini e il segretario generale del Coni Raffaele Pagnozzi. Le quasi cinque ore di colloquio non hanno risolto i problemi del calcio italiano dal post-Calciopoli e, infatti, Diego Della Valle ha detto: “Un incontro civile ma alla fine siamo rimasti sulle nostre posizioni“.

Il presidente della Figc Giancarlo Abete, riguardo al ricorso al Tar della Juventus che ha chiesto alla Federcalcio 443 milioni di euro di risarcimento per i danni causati da Calciopoli, ha rivelato:

“Ho parlato a lungo con Andrea Agnelli, i rapporti personali sono di grande serenità e trasparenza. Un eventuale passo indietro è una valutazione che farà la Juventus se e quando lo riterrà opportuno, non c’è una situazione stressata”.

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