Gattuso, stop di altri 2 mesi: scoperto il nome della malattia all’occhio

Gennaro Gattuso rimarrà fuori dai campi di gioco per almeno altri 60 giorni. Tuttavia, la provvidenziale febbre di Dubai, che ha colpito il giocatore milanista, ha messo in luce quello che è il suo reale problema all’occhio e che ormai da tempo lo tiene lontano dal calcio giocato. La paresi al sesto nervo ottico che gli cauava sdoppiamento delle immagini e strabismo, adesso ha un nome: miastenia oculare. La malattia è alquanto rara: un disordine neuromuscolare caratterizzato da debolezza e affaticamento. Tuttò ciò è stato messo in evidenza dagli ultimi esami ai quali è stato sottoposto il giocatore rossonero; controlli che, effettuati nel mese di settembre, avevano sempre dato esito negativo. Tranne ieri quando, fra lo stupore generale dei medici, gli esami hanno dato esito positivo.

Sicuramente ci sarà un sospiro di sollievo per Gattuso e per il Milan, dal momento che adesso non si andrà più avanti a curare il giocatore per tentativi, ma in maniera diretta e mirata. Si prevede uno stop di circa un mese per Gattuso ma, verosimilmente ci vorrà almeno il doppio del tempo, circa 60 giorni. Tuttavia, le prime cure a cui è stato sottoposto il giocatore sembrano aver dato ottimi risultati, alimentando l’ottimismo sia della squadra che dello stesso Gattuso. Il giocatore spera di bruciare i tempi di recupero e dare il suo contributo nell’ultima fase della stagione calcistica che, data la classifica, potrebbe anche regalare al Milan un altro scudetto dopo quello dello scorso anno. In compagnia di Gattuso sulla panchina milanista ci sarà anche Alberto Aquilani. L’ex giocatore Juventino, con la caviglia sinistra gonfia da una settimana, dovrà osservare un mese di riposo. Per il momento, infatti, i medici hanno preferito evitare il ricorso alla chirurgia, preferendo una terapia conservativa.

Notizie positive arrivano invece per Antonio Cassano che ha ricevuto l’idoneità atletica. Un primo passo per il bomber rossonero che potrà, almeno, tornare ad allenarsi in palestra.

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