Galliani rimarca il concetto: “No a spese folli”

Adriano Galliani ha dovuto condurre un mercato di sacrificio ma ora sembra che l’umore del dirigente del Milan sia nettamente cambiato. La squadra allenata da Massimiliano allegri infatti, al contrario delle previsioni iniziali, si sta comportando ottimamente riuscendo a battere in amichevole sia i tedeschi dello Schalke che i campioni d’Europa del Chelsea. Ecco dunque la soddisfazione di Galliani:”In meno di una settimana abbiamo battuto i campioni d’Europa in carica e i terzi classificati della Bundesliga, questo conferma il fatto che abbiamo una buona rosa a disposizione”. 

Le vittorie nelle gare amichevoli dunque hanno fatto tornare il sorriso a Galliani che coglie l’occasione per elogiare il gruppo a disposizione del mister Massimiliano Allegri:“Bonera si sta confermando un ottimo difensore, la difesa tiene bene. In attacco il fatto di non dare tanti punti di riferimento ci rende pericolosi ed imprevedibili, i centrocampisti come Emanuelson si inseriscono bene. Ovviamente la cosa più importante è sempre lo spirito con il quale si affrontano le cose“.

Lo spirito sembra davvero essere quello giusto in qunato la squadra sta lavorando duramente ma il dubbi di molti riguardano il tasso tecnico della squadra, molto indebolito rispetto a quello dello scorso anno. Mota responsabilità avranno dunque i giocatori più rappresentativi come Boateng e Pato, anche per Galliani ha nuovamente ripetuto che il Milan non effettuerà spese folli sul mercato: “I top player, l’ho già detto, non devono essere più comprati ma creati. Da qui alla fine della campagna acquisti ci presenteremo davanti ai nostri interlocutori con le nostre offerte e le nostre cifre, se non vorranno accettare pazienza, non si devono superare certi limiti“.

Il mercato dunque è totalmente impostato sulla ricerca dei giocatori con un ingaggio contenuto e un costo del cartellino non eccessivo. Giocatori dunque che possano essere di prospettiva e possano garantire al Milan una costanza anche in futuro. I tifosi sono ancora in attesa.

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