Juve, buona la prima

La Juventus è l’unica fra le grandi (assieme al Napoli) che ha vinto, ma soprattutto convinto. E’ vero, il test contro il Parma è stato tutt’altro che probante, ma la mano di Conte si vede.

I quattro gol segnati nel nuovo stadio portano tutti lo zampino di Andrea Pirlo, che ha preso in mano il centrocampo e ha fatto girare la squadra come non si vedeva da anni.

L’ex Milan ha orchestrato il gioco con una sapiente maestria, che ha ricordato il giocatore del Mondiale di Germania 2006. L’azzurro, va detto per onore di cronaca, ha goduto di un’eccessiva libertà.

Nessun giocatore gialloblu l’ha mai pressato, facendolo ragione e dettare i tempi. Colomba ha deciso di aspettare i bianconeri nella propria metà campo, tattica che anche vista la splendida forma di Pirlo non è stata cambiata. Cosa per esempio successa in Roma-Cagliari a De Rossi, che a turno era ostacolato in fase di costruzione dagli attaccanti rossoblu.

Totti: ”Tutti uniti per la Roma”

Dovremo stringerci attorno al nuovo allenatore, alla squadra e alla società per partire nella maniera migliore”. La cartolina è firmata Francesco Totti, che sul suo sito spegne le polemiche delle ultime settimane.

Dopo il “pigro” del futuro dg Franco Baldini, gli strascichi della sostituzione con lo Slovan Bratislava e la conferenza stampa riparatrice solo nelle intenzioni del ds Walter Sabatini, ci ha pensato il capitano a calmare l’ambiente giallorosso per essere “uniti per raggiungere l’obiettivo”.

Totti ha dimostrato ancora una volta di essere il leader dentro e fuori dal campo della Roma. L’ha dimostrato anche alla nuova società che in qualche modo lo aveva attaccato per cose non strettamente tecniche.

Invece, ancora una volta, il numero dieci romanista ha dovuto vestire i panni del comunicatore perché nessuno a Trigoria era riuscito a placare le chiacchiere e le illazioni che si erano fatte sul suo conto.

Roma: Totti-Luis Enrique si va verso la pace

Totti in campo contro il Cagliari. Sembra questa la decisione di Luis Enrique, che ha intenzione di affidare al suo numero dieci le chiavi dell’attacco nell’esordio in campionato. La scorsa settimana il capitano è stato provato nella formazione titolare assieme a Bojan e Osvaldo.

Tutto lasciare pensare che questo trio parta dall’inizio per conquistare la vittoria che ridarebbe tranquillità all’ambiente giallorosso, ancora scosso dall’eliminazione in Europa League per mano del modesto Slovan Bratislava. Da quel momento il caso Totti ha tenuto banco nella Capitale portando con sé uno strascico di polemiche e sospetti che si potrà placare solo con una vittoria contro la squadra di Ficcadenti.

E per farlo Luis Enrique ha scelto il giocatore più prolifico della storia della Roma, anche perché Lamela è out, Borriello ha qualche problema fisico e tenere fuori Totti vorrebbe dire farsi un autogol incredibile. Non perché Totti debba giocare per forza, ma perché le alternative sono Okaka e Caprari, che, per motivi diversi, non sono sembrati all’altezza della situazione.

Totti e l’sms di Baldini: “Ho scelto il silenzio per il bene della Roma”

La calda estate romana di Francesco Totti ancora non è finita. Continua la situazione di stallo fra lui e il futuro direttore generale della Roma, Franco Baldini, che dopo il famoso “pigro” ha mandato un sms al capitano, che per ora non ha risposto.

Non ha risposto perché il messaggio sul cellulare non gli sembra il modo più adatto per risolvere lo screzio, peraltro questa modalità comunicativa non sembra propria del braccio destro di Capello, che secondo alcuni è stato invitato a tendere la mano a Totti dai dirigenti giallorossi che quotidianamente sono a Trigoria.

Come detto, Totti non ha risposto, il suo silenzio si sta facendo sempre più assordante in una città e in squadra che hanno bisogno di certezze. Ieri il numero dieci romanista, però, sollecitato da un tifoso in merito all’sms di Baldini, ha detto:

“Ho scelto il silenzio per il bene della Roma e di tutti. Più di questo non posso fare, non voglio mettere in difficoltà nessuno. Io non ho fatto nulla per scatenare queste polemiche. Più che un sms mi sarei aspettato una telefonata, penso che andava fatta prima. Ma forse il telefono non prendeva”.

Juve a un passo da Vucinic, Roma vicina a Nilmar

Cazorla passa al Malaga, Rossi rimane al Villarreal che vende Nilmar alla Roma, che a sua volta cede Vucinic alla Juventus. È la fotografia dello scenario di mercato che è stata scattata ieri sera a margine della presentazione dei calendari di serie A.

L’effetto domino è partito dalla Spagna quando il Malaga ha acquistato Cazorla dal Villarreal che ha bloccato la vendita di Giuseppe Rossi alla Juventus, la cui stretta per Mirko Vucinic ha portato la Roma a interessarsi a Nilmar, attaccante dei Sottomarini.

Puntiamo le nostre attenzioni sulle squadre italiane. La Juventus ha spostato tutte le sue mire sul montenegrino giallorosso per cui ha offerto 15 milioni più un bonus da 1,5 milioni. Cifra che sta facendo riflettere la Roma, che però ne vorrebbe 18. Come si dice in questi casi, ci può accordare a metà strada, così come me ha detto aver fatto il ds Sabatini con Leonardo per il passaggio di Menez al Psg: “Sì, tre minuti. Quanti ne sono serviti per accordarmi con Leonardo sulla cessione di Menez. Io sono un uomo pratico, non è che servano poi tante parole”.