L’Italia è una delle squadra che ha portato meno sostenitori in Polonia e Ucraina durante Euro 2012. La squadra azzurra infatti nelle prime uscite è stata seguita solamente da 3000 supporters, davvero pochi se si pensa ai 30.000 portati da una nazionale come l’Irlanda o anche ai 15.000 spagnoli. Insomma i tifosi azzurri preferiscono vedere Balotelli e compagni da casa, ma alla base di questa tendenza non vi è di certo un disaffezione nei confronti della maglia azzurra ma un grosso problema economico.
Il periodo, come ormai tutti sappiamo, non è di certo dei più rosei da un punto di vista finanziario e a farne le spese è anche il settore turistico, sopratutto con i prezzi fissati dagli albergatori ucraini e polacchi. Per raggiungere l’Ucraina con una formula che comprende i voli andata e ritorno, il biglietto per la partita e una notte in hotel un tifoso azzurro dovrebbe spendere oltre 800€, davvero una cifra spropositata. A rendere ancora più forte l’assenteismo italiano agli europei è il fatto che di certo Ucraina e Polonia non brillano per bellezze turistiche, almeno secondo i supporters azzurri.
Insomma domenica sera ci saranno solamente 3000 cuori azzurri contrapposti ai 10.000 tifosi inglesi che hanno fatto di tutto per sostenere Rooney e compagni. La cosa paradossale inoltre è il fatto che dei 1500 biglietti che la Uefa aveva dato alla federazione italiana sono stati venduti solamente 400. Molto probabilmente la nostra federazione rimarrà con in mano biglietti invenduti anche destinando una buona parte di ticket a sponsor e ospiti. Sugli spalti dunque saremo in netta minoranza rispetto agli accesi tifosi britannici, ma la cosa non deve spaventarci in quanto anche nelle precedenti partite i nostri sostenitori erano in minoranza ma hanno saputo farsi sentire. Inoltre è bene ricordare che, sopratutto a livelli così alti, in campo ci vanno i giocatori, non i tifosi.
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