La tematica dell’omosessualità legata al mondo del calcio è ritornata in primo piano da qualche giorno e subito si è scatenata l’ennesima bufera con associazioni omosessuali che si sono scagliate contro Antonio Cassano per alcune sue dichiarazioni. Insomma, il binomio omosessualità-calcio è sempre qualcosa da prendere con le pinze perchè più di una volta si è rischiato l’incidente diplomatico tra due mondi che a detta di alcuni non sono poi così distanti come sembrerebbe.
A buttare acqua sul fuoco però ci ha pensato il centrocampista della nazionale e della Juventus Claudio Marchisio che, in conferenza stampa, è tornato sull’argomento omosessualità esprimendo il suo pensiero: “Personalmente, sono d’accordo sui matrimoni tra persone dello stesso sesso”. Insomma il giocatore non ha alcun tipo di problema, ma riconosce che nel mondo del calcio c’è sempre un certo imbarazzo quando si parla di omosessualità:
“Il nostro ambiente in effetti sull’argomento è un po’ ingessato. Se uno esce dal posto di lavoro per mano al proprio compagno per fortuna non fa più scalpore; all’uscita da un campo di allenamento, invece, la scena non si può immaginare. E non è giusto. Sull’adozione dei figli, invece, istintivamente trovo più indicate le figure tradizionali di un uomo e di una donna. Provo a pensare all’equilibrio necessario ai ragazzi, ma è un tema complicato. Non è che si possa sostenere che una coppia eterosessuale sia per forza in grado di dare più amore a un bambino”.
Insomma il giocare oltre a dimostrare durante questi europei una grande maturità sul terreno di gioco sembra mostrarla anche all’esterno. E vista la sua grande saggezza Marchisio dispensa consigli anche a Balotelli, un giocatore che spesso fa parlare negativamente di se a causa del suo carattere:“Mah, ormai chiunque cerchi a tutti i costi il titolone ci prova con Mario. Talvolta lui commette ingenuità, quasi dà l’impressione di non aver tanta voglia di diventare adulto. Nessuno però scrive mai che è, prima di tutto e per davvero, una persona buona. Ma noi lo sappiamo…”.