Fabio Capello: via dalla Nazionale, ma il futuro è ancora incerto

Fabio Capello (65 anni) ha da poco terminato la sua carriera alla guida della nazionale inglese, risultata non brillante dal punto di vista dei risultati. C’è da dire che sin dall’inizio non ha mai instaurato un gran rapporto con i tifosi e con l’ambiente, spesso in disaccordo con le sue decisioni. Nonostante ciò il tecnico goriziano è riuscito a portare avanti il suo progetto, rivelatosi comunque deludente.

Di sicuro in pochi si aspettavano che un allenatore definito da tutti “vincente” potesse sbagliare un’occasione d’oro come questa. Basti pensare che sulle panchine di Milan e Real Madrid è riuscito a collezionare ben 7 campionati e una Champions League, solo per citare i trofei più importanti.

Adesso si parla già del futuro del tecnico, e le piste concrete sembrerebbero diverse. In primo luogo c’è l’Inter, da sempre attenta agli sviluppi delle sue vicende per portarlo in nerazzurro. Se ne era parlato già negli anni scorsi ma la federazione inglese fu più rapida ad ingaggiarlo: adesso il tecnico potrebbe arrivare a Milano solo se i dirigenti del club siano disposti a pagare i 7 milioni di euro a stagione richiesti. Di conseguenza è più facile che la trattativa si concluda a fine stagione anche perchè Ranieri vuole concludere al meglio e gode della stima della dirigenza.

Altro problema per i nerazzurri è la concorrenza (da poco annunciata) del club russo dell’Anzhi. Il presidente Kerimov, ricco petroliere moscovita, ha già contattato personalmente l’ex CT inglese, offrendogli una cifra intorno ai 15 milioni di euro annui. La proposta è stata giudicata vantaggiosissima dallo stesso interessato, essendo stato colpito dal progetto del club, che punta a vincere tutto in Europa nel giro di 3 anni. L’unico freno alla trattativa resta la volontà di Capello, non proprio entusiasta di andare a vivere in Russia.

In seconda fila le altre ipotesi, che riguardano un clamoroso approdo al Napoli (pista difficile a causa delle cifre troppo elevate e dell’importanza dell’attuale allenatore) o eventualmente al Barcellona se Guardiola non dovesse vincere il campionato.

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