Il Napoli di Mazzarri vola a +3 in classifica, fissandosi a quota 30 punti, a sole due lunghezze dalla Juventus capolista. Secondo posto in solitaria per gli azzurri che acciuffano il Cagliari all’Is Arenas nel corso del 72′ di gioco. Ci pensa Marek Hamsik a sbloccare il risultato, favorito da un retropassaggio errato di Ekdal.
Complice della vittoria Eduardo Vargas, per la prima volta (dopo la tripletta all’Aik Solna) protagonista in positivo della partita. Il cileno, finalmente consapevole dei propri mezzi, tiene alto il baricento della squadra, affonda con decisione, detta i passaggi ed attacca gli spazi con grinta e tenacia. Così arrembante e sfrontato non lo si era mai visto. L’approccio alla gara di tutto l’organico è sembrato buono.
Nonostante le assenti pesanti (Cavani, Pandev e Campagnaro), i ragazzi sono riusciti a trovare l’affondo giusto per portarsi a casa tre punti che valgono oro. Approfittando del mezzo passo falso dell’Inter, fermata dal Parma al Tardini, il Napoli ingrana la marcia ed insidia il calcagno alla Juve, mai così vicina in classifica nelle ultime uscite stagionali.
Mazzarri si isola dalle critiche delle ultime settimane, e tesse le lodi dei suoi: “Stiamo facendo una grandissima annata e quella con i sardi è stata una bella prova davanti a una buona cornice di pubblico“. Bravi ad inchiodare i sardi, reduci da prestazioni brillantissime: “Meritavamo la vittoria sin dalla prima frazione di gioco. Questo è un campionato assai difficile. I conti, come al solito, si fanno alla fine“.
Il discorso cade poi su Vargas, decisivo e sorprendentemente attivo: “Come in Svezia anche a Cagliari, quando è entrato ha fatto bene. Mi spiace per lui perchè s’è impegnato tanto e meritava il gol. Dovremmo portarlo a benedire. Gli ho detto di stare tranquillo. In fondo, è capitato anche a Cavani“. In effetti, il cileno ha sfiorato la rete in un paio di occasioni: affondo in area su assist di Hamsik, e colpo di testa a botta sicura con relativo salvataggio sulla linea di porta da parte dei difensori cagliaritani. Se non è sfortuna questa, diteci cos’è.