Inter, Gasperini: “Non mi dimetto”

Se sto pensando a un passo indietro? No, penso a un passo indietro solo tatticamente. Io mi faccio forte del mio lavoro su cui credo fortemente, è una prova molto difficile dalla quale devo venire più forte e capace di risolverla”.

Firmato Gian Piero Gasperini, allenatore di quell’Inter che ieri ha rimediato una brutta figura sul campo sintetico del Novara. Allenatore che non ha nessuna intenzione di presentare le dimissioni: ”E’ uno schiaffo molto forte sul quale si devono tirare delle osservazioni”.

Allenatore che ha le ore contate. Il problema non sta solo nel punto racimolato in tre gare, ma nella gestione del gruppo. La questione Sneijder, lo scarso utilizzo di Pazzini, la posizione troppo decentrata di Forlan sono le tre questioni tecnico-tattiche che saltano all’occhio.

L’immagine di questa Inter è l’impotenza mostrata dai giocatori di recuperare o dare sferzate decisive alle partite. Impotenza che si riflette sulle facce di capitan Zanetti e Cambiasso, due giocatori che in genere non mollano mai, ma che in queste prime uscite stagionali non sono stati all’altezza della loro fama.

Inter-Roma: Gasperini è a un bivio, Luis Enrique ha la fiducia di tutti

Si sono già aggiudicate l’etichetta di deluse della stagione. Domani si affronteranno nel posticipo della terza giornata. Non è uno spareggio, ma poco ci manca. E’ la presentazione di Inter-Roma, che solo un anno e mezzo fa dettavano legge in tutte le competizioni nazionali.

Oggi la realtà è diversa. Oggi ci sono due allenatori in discussione. Uno, Gasperini, è a un bivio e ha una fiducia a tempo; l’altro, Luis Enrique, ha il pieno sostegno della società. Ma soprattutto rispetto al tecnico nerazzurro, quello giallorosso ha dalla sua parte la squadra, che crede nel progetto tecnico e tattico. Perché l’Inter vista in Champions League sembra non seguire l’allenatore, mostrando di essere la copia sbiadita della corazzata di Mourinho.

Il problema non è perdere una partita, come ha ricordato Cambiasso prima della gara contro il Trabzonspor, ma come, perché i nerazzurri visti in campo mercoledì hanno mostrato di aver perso il mordente che ha caratterizzato le ultime stagioni.

Inter, Gasperini: “Siamo sfortunati”

Si dice che tre indizi facciano una prova. E la prova si è materializzata ieri sera sul prato di San Siro. La terza sconfitta in tre partite ufficiali (Supercoppa italiana, campionato e Champions League) sono un campanello d’allarme che ha risuonato nelle orecchie della dirigenza dell’Inter. Dirigenza che nel postpartita di è riunita per discutere sul difficile momento che sta vivendo la squadra.

Il cambio di modulo (dal 3-4-3 al 4-3-1-2) non ha portato i frutti sperati e contro il modesto Trabzonspor, che di fronte a sé ha trovato giocatori con un mordente lontano parente di quello dimostrato nelle stagioni mourinhane.

Gasperini ha provato a difendere il suo operato: “La squadra ha giocato con impegno notevole, in questo momento non siamo fortunati. Ho visto comunque nel gruppo una grande rabbia e voglia di reagire. Nel ci sono anche questi periodi, è l’inizio della stagione e questa sconfitta deve darci la molla per continuare a fare bene”.