Per l’Inter di Ranieri doppio banco di prova

Compattezza e serenità. Sono questi gli elementi che Claudio Ranieri ha portato all’interno della Pinetina. Tralasciando la volontà e l’impegno dei giocatori mostrati nella precedente gestione, l’Inter vista a Bologna è migliorata e non solo per i tre punti. Non è stata e non sarà quella di Mourinho, ma non è e non sarà neanche quella di Gasperini, che ci ha messo del suo, ma ha trovato l’ostracismo di alcuni senatori che non hanno agevolato il suo progetto tattico.

Ranieri non ha inventato nulla, la sua conferenza stampa prima della gara contro il felsinei è stata sulla falsariga di quella fatta nel 2009 quando si insediò sulla panchina della Roma, lasciata vagante da Spalletti.

Il merito del tecnico di San Saba è stato ripristinare la normalità all’interno della squadra. In questo senso la sua formazione del Dall’Ara è stata in linea con i pensieri di tutto l’ambiente nerazzurro: 4-3-1-2 e ampia libertà alle bocche da fuoco.

Contro gli undici di Bisoli, Forlan ha dimostrato di essere l’ottimo attaccante visto con la maglia dell’Atletico Madrid e dell’Uruguay. Pazzini e Milito sono apparsi pimpanti, ma a colpire è stata la voglia di vincere di tutta la squadra. Voglia che non si era vista nelle prime uscite stagionali. È vero l’Inter ha sofferto contro Di Vaio e compagni, ma è riuscita ugualmente a strappare la vittoria con caparbietà e determinazione.

Un primo banco di prova ci sarà domani alle ore 18 quando la Beneamata giocherà in Champions League sul campo del CSKA Mosca per rialzare la testa anche nella competizione continentale. Un secondo ci sarà sabato sera ore 20:45 quando a San Siro si presenterà il Napoli di Mazzarri.

Saranno due match che misureranno il livello dell’Inter targata Claudio Ranieri, che per ironia della sorte sta tentando di risollevare la formazione che un anno e mezzo fa gli tolse il primo scudetto della sua carriera propria sulla panchina della Roma, squadra in cui ha militato e di cui è tifoso.

 

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