I rossoneri sono ancora vivi e lo dimostrano a San Pietroburgo battendo i padroni di casa dello Zenit per 2-3 in una partita vietata ai deboli di cuore. Finalmente la squadra di Allegri è scesa in campo con il piglio giusto e sin dalle prime battute ha dimostrato di voler portare a casa l’intera posta in palio contro la squadra allenata dall’ex Roma e Udinese Spalletti.
Il Milan dunque parte forte e al 13’esimo minuto trova già la rete del vantaggio: Emanuelson batte un calcio di punizione che viene deviato da alcuni uomini della barriera russa con il pallone che finisce alle spalle del portiere di casa regalando il vantaggio ai rossoneri. Il Milan è sulle ali dell’entusiasmo ed ecco che pochi minuti dopo trova anche il raddoppio: è sempre il solito El Shaarawy, anche quest’oggi tra i migliori, che mette in crisi la difesa dello Zenit con la sua incredibile velocità. Il giovane talento va in percussione, supera tre difensori, e batte il portiere con un pregevole diagonale siglando l’ennesimo bellissimo gol. Il Milan è in vantaggio per 0-2 e potrebbe tranquillamente controllare la partita ma lo Zenit si sveglia e, trascinato dai propri tifosi cerca subito di rimettere in piedi il match. Dopo numerosi tentativi sventati dal portiere rossonero Abbiati i padroni di casa trovano la rete che accorcia le distanze con Hulk al minuto 46.
Nella ripresa lo Zenit continua ad andare forte trovando quasi subito il gol del pari con Shirokov. I rossoneri sembrano dunque rivedere gli spettri delle numerose rimonte subite in questa stagione ma questa volta si scuotono subito e riprendono a macinare gioco come nella prima frazione di gara. Al 77’esimo ecco che i rossoneri passano: Montolivo scaglia un pallone in aria, Pazzini si avventa sulla sfera ma a toccarla è il difensore dello Zenit Hubocan che beffa il proprio portiere regalando ai rossoneri una vittoria che potrebbe significare risalita.