“Avete tutti l’Aids, ci infetterete tutti”, e poi una serie di epiteti irripetibili a sfondo omofobo. Così i giocatori del Sörskogens, club dilettantistico svedese, si sono rivolti agli avversari dello Stockholm Snipers, società in cui militano diversi calciatori omosessuali e transgender, durante una partita giocata lo scorso settembre.
E, così, per punire i propri tesserati per il loro comportamento, i dirigenti dello Sörskogens hanno deciso di adottare il più drastico dei provvedimenti possibili: licenziare tutti i calciatori della squadra.
A spiegare le motivazioni della scelta è stato il presidente Ketil Torp: “Non avevamo altra scelta. Quel tipo di linguaggio non è appropriato né per il calcio né per qualsiasi altro luogo. Per il club è dannoso avere giocatori che non rispettano le regole”.
Contro lo Sörskogens è intervenuta l’Associazione calcistica di Stoccolma, che ha inflitto alla società una multa di 5000 corone.
Amara la reazione dell’allenatore degli Stockholm Snipers, Christoffer Smitz, intervistato dal quotidiano locale Mitt i Huddinge: “Uno dei nostri calciatori è stato anche minacciato. Il clima in campo era diventato insopportabile”.