Nella Serie B italiana c’è un personaggio che fa spesso parlare di se non proprio positivamente. Stiamo parlando di Andrea Mandorlini, tecnico dell’Hellas Verona e persona considerata da molti come “antipatica”. L’allenatore dei butei infatti è spesso salito alla ribalta a causa di comportamenti e frasi sicuramente sopra le righe. La prima volta che Mandorlini fu accusato da molti di essere antipatico e antisportivo risale a ben 3 anni fa, e allo spareggio per l’accesso alla serie B che il Verona giocò e vinse contro la Salernitana. Durante i festeggiamenti per la vittoria infatti Mandorlini dedicò ai campani la canzone “Ti amo terrone”, in palese tono offensivo. Relativamente a quell’episodio però Mandorlini ammette le sue colpe:“Quella fu una goliardata, chiedo scusa a tutti. Ma prima della partita avevo ricevuto minacce di morte”.
Ritornando al presente l’ultimo episodio che ha visto l’allenatore protagonista è stato a Livorno, quando Mandorlini rivolse dei gesti sicuramente non molto aeducati al pubblico del Picchi che l’aveva preso di mira sin dai primi minuti. Tuttavia anche qui il tecnico giustifica la sua antipatia verso il Livorno ed i suoi tifosi: “Mai detto che li odio – afferma l’allenatore gialloblu in un’intervista al noto quoditiano sportivo ‘ La Gazzetta dello Sport’ –sono loro che mi odiano da sempre. Il motivo? Dico sempre quello che penso, come Mourinhoe Zeman. Non sono un ipocrita. Ma vorrei essere giudicato solo per quello che faccio sul campo”.
In effetti sul campo il suo Verona viaggia a vele spianate verso una serie A che manca ai butei da tantissimo tempo. Nell’ultima giornata infatti i gialloblù hanno battuto il Sassuolo ed hanno compiuto un significativo passo in avanti in classifica. Tuttavia il campionato cadetto è molto lungo e pieno di insidie ma è certo che l’Hellas ha un organico adatto sicuramente a puntare in alto.