Ci sono stati attimi di tensione dopo la sconfitta del Manchester City in casa contro il Liverpool in una gara di FA Cup decisa da un rigore di Steven Gerrard. Già prima dell’inizio del match c’erano stati infatti alcune dichiarazioni pungenti da parte dei giocatori di entrambe le squadre, due compagini che spesso hanno dato vita a match interessanti e combattuti. Dopo che il Liverpool ha però espugnato lo stadio dei “citizens” nel tunnel degli spogliatoio sembra sia scoppiato un feroce diverbio tra il tecnico dei padroni di casa Roberto Mancini e il centrocampista e capitano dei Reds Steven Gerrard.
Alla base della disputa vi è il fatto che il centrocampista avrebbe detto qualcosa relativo alla rivincita della sua squadra contro il City,pochi giorni prima infatti in campionato il team guidato dal tecnico italiano si era imposto sul Liverpool per 3-0, annientandolo sul piano del gioco. A Mancini non sarebbero però andate giù le dichiarazioni di Gerrard e si sarebbe scagliato, seppur solo verbalmente, contro il centrocampista inglese. Alla base della rabbia di Mancini però in realtà ci sarebbe stato un discusso episodio arbitrale, ovvero la mancata espulsione del giocatore del Liverpool Glen Johnson per una decisa entrata su Joleon Lescott. Il centrocampista del Liverpool ha espresso il suo aprere sull’episodio: «Sono sorpreso da Mancini domenica si è lamentato del comportamento di Wayne Rooney per aver chiesto l’espulsione di Kompany e ora sta facendo esattamente la stessa cosa. Non è un comportamento che mi piace».
Secca però anche la risposta del tecnico italiano: «L’intervento di Johnson è stato più duro di quello di Kompany. Gerrard mi è venuto contro accusandomi di aver parlato. Ma lui può dire quello che vuole, esattamente come io dico quello che penso». Il giocatore del city Kompany era stato infatti espulso per un intervento ugualmente pericoloso, e dunque Mancini desiderava un trattamento simile per il giocatore dei Reds.