Gerrard dal calcio al cinema: possibile futuro da 007?

Il matrimonio tra calcio e cinema non è certo una novità. La storia del grande schermo ha registrato diverse apparizioni di personaggi del mondo del pallone. Tra gli esempi principali, si può citare Goal!, del 2005, in cui recitarono, seppur con ruoli marginali, ben 30 tra allenatori e calciatori (tra cui Beckham, Zidane, Lampard ed Eriksson).

Andando al cinema nostrano, come non menzionare L’Allenatore nel pallone, celebre commedia del 1984 ambientata nel mondo del calcio italiano con protagonista Lino Banfi nei panni del popolare Oronzo Canà. Il film è diventato un cult per i calciofili grazie alla partecipazione di numerosi protagonisti reali della serie A degli anni ‘80, tra giocatori, allenatori, commentatori e giornalisti (tra cui Zico, Pruzzo, Ancelotti, ma anche Liedolhm e Galeazzi).

Chissà se questo fortunato binomio tra football e cinema non possa presto coinvolgere Steven Gerrard. Il capitano del Liverpool, infatti, in un futuro non troppo lontano potrebbe vestire i panni di James Bond, l’agente segreto più famoso del mondo. A promuovere la candidatura del centrocampista 32enne dei Reds e della Nazionale inglese come prossimo Bond è stato niente meno che Daniel Craig, l’attore che interpreta attualmente il celebre 007.

In un’intervista rilasciata al sito ufficiale del Liverpool, l’attore inglese ha in qualche modo messo in dubbio il suo futuro da James Bond: “Se mi piacerebbe di più essere il capitano dei Reds o Bond? Beh, non credo che riuscirò a fare Bond per sempre. Credo che Gerrard potrebbe sostituirmi molto bene. E’ un grande leader, quindi chissà…Dico sul serio”.

In realtà, il centrocampista non è nuovo a esperienze nel mondo del cinema. Gerrard, infatti, era nel cast di Will, film inglese del 2011. Senza contare che il giocatore ha fatto un’apparizione anche nel già citato Goal. Probabilmente, però, più che una previsione, quello di Craig era solo un auspicio. L’attore 44enne, infatti, è un noto tifoso del Liverpool e grande fan di Gerrard. Mai dire mai, però.

 

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